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Fermato il presunto killer dell’agguato a Durazzano (Benevento)

Francesco D’Angelo, 52 anni, è stato fermato con le accuse di duplice omicidio volontario e detenzione abusiva di armi. Deve rispondere dell’omicidio di Mario Morgillo e suo genero Andrea Romano, freddati con tre colpi di fucile in piazza Galilei a Durazzano, nel Beneventano. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Duplice omicidio volontario e detenzione abusiva di armi: queste le accuse nei confronti di Francesco D'Angelo, cinquantadue anni, che secondo gli inquirenti sarebbe il responsabile dell'agguato avvenuto ieri a Durazzano, nel Beneventano. L'uomo è stato catturato mentre si trovava nel cortile di casa, a pochi metri dal luogo del delitto, e portato subito in caserma dai carabinieri di Montesarchio, dove l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere e sottoposto così a fermo per gravi elementi di prova a suo carico per le due accuse di duplice omicidio volontario e detenzione abusiva di armi.

Il provvedimento di fermo è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Benevento che sta coordinando le indagini: l'episodio è avvenuto nel pomeriggio di domenica 31 marzo, quando Mario Morgillo, sessantotto anni e residente a Durazzano, ed Andrea Romano, quarantanovenne di Arienzo, nel Casertano, già genero di Morgillo, sono stati freddati con tre colpi di fucile in piazza Galileo Galileo, nel cuore della cittadina sannitica. Ignote, al momento, le cause dell'agguato: inizialmente si era pensato ad una lite tra le due vittime, terminata con una sorta di omicidio "reciproco", poi però è emerso che a sparare era stata una terza persona, forse proprio a causa di una lite avvenuta tempo prima tra lui e le due vittime. Nessuna pista, al momento, viene ancora esclusa dagli inquirenti che stanno indagando sul doppio omicidio di Durazzano.

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