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Napoletani scomparsi in Messico

Fiaccolata per i tre napoletani scomparsi in Messico: “Liberateli subito”

Ieri sera, a Napoli, centinaia di persone hanno sfilato in corteo per chiedere la liberazione di Raffaele e Antonio Russo e VIncenzo Cimmino, i tre napoletani scomparsi in Messico dal 31 gennaio e “venduti” dalla polizia ai narcotrafficanti.
A cura di Valerio Papadia
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Sono state tantissime le persone, a centinaia, che ieri sera, a Napoli, hanno partecipato alla fiaccolata per chiedere la verità sulla scomparsa di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino, i tre napoletani scomparsi a Tecalitlan, nello Stato di Jalisco in Messico dal 31 gennaio scorso. Della scomparsa sono accusati numerosi agenti della polizia locale, che avrebbero "venduto" i tre partenopei ad un cartello della droga per una cifra che si aggira intorno ai 43 euro. Centinaia le persone che sono scese in piazza, tra cui i familiari, per chiedere a gran voce la liberazione dei concittadini, le cui sorti sono ancora oscure.

Al grido di "Liberateli subito" il corteo ha preso le mosse da piazza Municipio, nel cuore di Napoli, per poi muoversi fino al palazzo della Prefettura, dove i manifestanti hanno chiesto l'intervento del sindaco Luigi de Magistris. Nella tarda serata, i familiari dei tre napoletani scomparsi sono stati ricevuti dal prefetto di Napoli Carmela Pagano. La famiglia di Raffaele e Antonio Russo, padre e figlio e di Vincenzo Cimmino, nipote del primo, chiede di fare chiarezza. Vuole sapere la verità sui loro congiunti, riaverli a casa, vivi o morti che siano.

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