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Filippo Giardina chiude la stagione del Kestè, il primo laboratorio di Stand up comedy a Napoli

Domenica 9 giugno a chiudere la stagione del “Kestè” ci sarà Filippo Giardina, tra i padri fondatori della stand up Comedy in Italia, che porterà con sé sul palco di Abbash i talenti della stand up Comedy napoletana nati dal laboratorio partito nei mesi scorsi. Il locale nel centro storico napoletano è diventato un punto di riferimento per il movimento culturale in Italia.
A cura di Andrea Parrella
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A Napoli la Stand up Comedy esiste e ha trovato, da diversi anni, un suo luogo di riferimento. Si trattà del palco di "Abbash", lo spazio del Kestè, dove ha preso forma la progressiva apertura ad un genere che sta cambiando la percezione della comicità da parte del pubblico, oltre a spingere molti a salire su un palco per gli open mic.

Domenica 9 giugno a chiudere la stagione ci penserà Filippo Giardina, tra i padri fondatori della stand up Comedy, che si esibirà sul palco del Kestè con i talenti partenopei che hanno preso parte ad un laboratorio formativo nato a novembre 2018, attraverso il quale sono cresciuti, contribuendo a rafforzare l'idea di Napoli come un importante riferimento per la stand up Comedy in Italia.

Il laboratorio, diretto da Fausto Rio (anche co direttore con Vincenzo De Luca Bossa della rassegna), attraverso due workshop (con Filippo Giardina e Pietro Sparacino) e incontri settimanali ha permesso a giovanissime promesse della comicità di crescere e salire per la prima volta sul palco e diventare, ad oggi, già volti conosciuti e richiesti dal pubblico napoletano come Gina Luongo, Dylan Selina, Flavio Verdino, Connie Dentice, Stefano Viggiani, Adriano Sacchettini, Davide DDL, Simone del Re, Adriano Pariante

Il laboratorio di stand up Comedy al Kestè è uno stadio evolutivo di un processo iniziato 4 anni fa, con le prime serate di Maurizio Capuano e il collettivo napoletano Satirarum, fino ad arrivare ad un presente in cui il locale napoletano è una tappa fissa per il movimento in Italia. La stagione 2018-2019 del Kestè ha visto salire sul palco del locale napoletano i nomi più altisonanti del panorama nazionale di Stand Up Comedy: è iniziata con l’anteprima nazionale dello spettacolo di Giorgio Montanini, per poi proseguire con Pietro Sparacino, Emanuele Pantano, Velia Lalli, Clara Campi, Chiara Avanzo, Daniele Fabbri, Valerio Lundini, Luca Ravenna, Carmine del Grosso, Mauro Kelevra, le giovanissime promesse Sofia Gottardi e Andrea Saleri, il primo comedians napoletano Vincenzo Comunale, passando per i tre comici oggi presenti su Netflix Saverio Raimondo, Edoardo Ferrario e Francesco De Carlo, fino a organizzare il primo spettacolo in inglese a Napoli con Dragos Cristian, e ospitare le riprese del documentario sulla Stand Up in Italia “Comedians Put on Tour” (con Gabriele Antinori, Antonio Piazza, Emanuele Pantano, Elisa Benedetta Marinoni, Pippo Ricciardi).

Al netto della popolarità crescente, la stand up Comedy continua a conservare un'anima di nicchia. Ne deriva un dibattito costante su cosa sia o non sia stand up Comedy e cosa possa aspirare ad esserlo. Dibattito simile a quello nato, qualche mese fa, dall'intervista di Fanpage.it allo stesso Giardina, che raccontava aspetti molto interessanti, e per qualcuno discutibili, rispetto alla nascita del movimento e allo stato attuale della stand up in Italia.

L'interesse crescente del pubblico nei confronti di questo fenomeno culturale si palesa anche se allarghiamo il campo visivo e guardiamo alla situazione nazionale, con un dato simbolico che non può essere trascurato, vale a dire il passaggio in Italia di quello che attualmente è reputato tra i migliori stand up comedian al mondo. Il 15 luglio Louis C.K. sarà sul palco del Teatro Nuovo di Milano e il suo show, naturalmente in lingua originale, è andato sold out in pochissime ore.

Un elemento in più che aiuta a capire la domanda di un tipo di comicità che sappia proporsi in discontinuità rispetto alla tradizione nostrana, favorendo lo sviluppo di un modello di spettacolo alternativo in grado di ampliare le proporzioni del fenomeno stesso.

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