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Finanzieri infedeli, tre agenti della Guardia di Finanza indagati per concussione

Tre agenti della guardia di finanza di Napoli sono indagati per concussione. Uno si trova agli arresti domiciliari, mentre gli altri due sono stati sospesi dai pubblici uffici per la durata rispettivamente di 12 e 6 mesi. Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli, sono state svolte dagli uomini del nucleo di polizia-economico finanziaria della guardia di Finanza.
A cura di Enrico Tata
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Foto d'archivio
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Tre agenti della guardia di finanza di Napoli sono indagati per concussione. Ai ‘militari infedeli' vengono contestati diversi episodi che sarebbero stati commessi tra il 2014 e il 2016 ai danni di società sottoposte a verifiche fiscali. Il nucleo di polizia-economico finanziaria della guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari, Luana Romano, nei confronti dei tre finanzieri. Uno si trova agli arresti domiciliari, mentre gli altri due sono stati sospesi dai pubblici uffici per la durata rispettivamente di 12 e 6 mesi. Le indagini sono state coordinate dalla procura di Napoli e svolte dallo stesso nucleo di polizia economico-finanziaria del capoluogo campano. Ulteriori dettagli in merito all'operazione ancora non sono stati rivelati.

Reato di concussione, cosa prevede il codice penale

L'articolo 317 del codice penale, quello dedicato al reato di concussione, prescrive una condanna alla reclusione da sei a dodici anni  per "il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro od altra utilità". 

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