Finte società create solo per incassare la disoccupazione: 650 denunciati a Caserta
Ventisette società create ad hoc per intascare i sussidi di disoccupazione. Nei oltre 650 persone tra consulenti del lavoro, legali rappresentanti e finti lavoratori licenziati. La scoperta è della Guardia di Finanza di Caserta, e riguarda appena i primi cinque mesi del 2020. In totale, quasi due i milioni di euro in sussidi di disoccupazione sottratti all'Istituto Nazionale di Previdenziale Sociale.
Il gruppo era ben strutturato: prima avveniva la creazione di società ad hoc, tutte fittizie, poi avvenivano le assunzioni, altrettanto fittizie, quindi i licenziamenti. A quel punto, venivano richiesti i sussidi pubblici, ottenuti grazie all'apporto di consulenti fiscali e del lavoro, che creavano la documentazione necessaria per ingannare i controlli. In gergo, le società erano insomma vere e proprie scatole vuote, utili solo a creare i requisiti con cui ingannare lo Stato. Incassati, in questi cinque mesi, qualcosa come due milioni di euro circa. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, ha permesso di ricostruire tutta la filiera: le società risultavano con sedi a Villa di Briano, Villa Literno, San Marcellino, Casal di Principe e in altri comuni dell'agro aversano.
In totale, 27 aziende fittizie scoperte, 6 consulenti fiscali e del lavoro, 25 legali rappresentati delle suddette società ed oltre 600 "lavoratori licenziati", per un totale di 662 persone denunciate a vario titolo, per truffa aggravata nei confronti dell’Ente previdenziale, con un profitto illecito che sfiora i 2 milioni di euro derivante dai sussidi di disoccupazione incassati dal gruppo.