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Fiume Sarno ormai avvelenato da anni, ora 23 comuni chiedono la bonifica

Mobilitazione e raccolta di firme per chiedere un piano più incisivo per la bonifica delle aree e il disinquinamento del fiume Sarno, dopo anni di promesse mai mantenute.
A cura di Redazione Napoli
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Quella del fiume Sarno, uno dei corsi d'acqua più inquinati del mondo, è una storia che va avanti da decenni. La bonifica delle aree e il disinquinamento del corso d'acqua sono promesse che per troppo tempo la politica ha fatto e non ha mantenuto. Ora 23 Comuni assieme chiedono un'opera definitiva di risanamento. Stamane a Torre Annunziata, nella zona di Rovigliano dove sfocia il Sarno, si è conclusa la manifestazione promossa per sensibilizzare le autorità preposte sulla necessità di procedere a interventi radicali per l'area.

In tutto 23 i comuni coinvolti, quelli attraversati dal fiume: si tratta di Angri, Bracigliano, Castellammare di Stabia, Castel San Giorgio, Cava dei Tirreni, Mercato San Severino, Montoro, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino, Pompei, Raccapiemonte, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano del Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Solofra, Sorrento, Striano e Torre Annunziata tra Napoletano, Salernitano e Avellinese.

La mobilitazione civica prevede una raccolta di firme con la quale si chiede al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ma anche alla settima commissione regionale e alla terza commissione speciale, tra l'altro, "l'ultimazione e la realizzazione di tutte quelle infrastrutture necessarie al disinquinamento del bacino idrografico del fiume Sarno, quali collettori, reti fognarie e messa a norma degli scarichi dei depuratori consortili; inserimento territoriale dei comuni con le vasche Fornillo e Pianillo nel bacino idrografico del Sarno; la messa in atto di un efficace e risolutivo controllo degli scarichi illegali delle industrie, che continuano a sversare nel fiume Sarno e nei suoi affluenti in maniera indiscriminata notte e giorno, in primo luogo adottando un sistema di monitoraggio puntuale tra acqua in entrata e acqua reflua in uscita con obbligo del pagamento del canone di depurazione in base all'acqua approvvigionata; l'istituzione del comitato consultivo sul servizio idrico integrato".

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