Flash mob degli operai Whirlpool di Napoli ad un anno dalla vertenza: ‘La lotta continua’
Un anno fa, l'annuncio della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli: era il 31 maggio 2019 quando, dopo giorni di discussioni, tavoli tecnici, riunioni ed indiscrezioni, arrivò la notizia della decisione della chiusura. Da allora, gli operai sono in lotta contro questa decisione, con poche certezza tranne una: l'avvicinarsi sempre più del 31 ottobre, data ultima prima che la multinazionale statunitense chiuda i battenti, mettendo in strada oltre 400 operai napoletani della fabbrica di via Argine.
La situazione è precipitata dopo essere partita tra i migliori auspici: nel 2018, il Ministero per lo Sviluppo Economico e l'azienda statunitense con sede a Benton Harbor, nel Michigan, avevano sottoscritto un accordo che prevedeva investimenti per 17 milioni di euro: accordo divenuto praticamente carta straccia. Lo scorso anno, arrivò la doccia gelata: il 31 maggio arriva la notizia della chiusura del sito ed inizia la protesta operaia. Mesi di ulteriori trattative, poi a gennaio di quest'anno nuova doccia fredda: chiusura confermata, con l'azienda che spiega di perdere venti milioni l'anno tenendo aperto lo stabilimento di via Argine. Poi la pandemia coronavirus, e la vicenda che finisce quasi nel "dimenticatoio". Per tutti ma non per loro, gli oltre 400 operai che a breve potrebbero ritrovarsi in mezzo alla strada.
"Un anno di lotta, un anno di speranza": un compleanno triste per gli operai della Whirlpool di Napoli. I sindacati chiedono al governo nuove trattative, la Regione Campania ricorda che la sua proposta di investire venti milioni non ha mai ricevuto risposto. Sandro Ruotolo, eletto da poco senatore al posto del compianto Franco Ortolani, ha annunciato di voler presentare un disegno di legge contro la possibilità di prendere fondi pubblici e poi lasciare il paese. Ma il problema per ora rimane. Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha sollecitato una soluzione. Roberto Saviano ha alzato ulteriormente il tiro: "Serve la consapevolezza che chiudere la Whirlpool di Napoli avrà effetti devastanti su un territorio che merita investimenti". Intanto, i lavoratori hanno organizzato un flash mob con 350 candele, "per riaccendere la speranza", fanno sapere.