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Fortuna Loffredo, parla il ginecologo: “Sul corpo della bimba traumi cronici”

Durante la quarta udienza del processo per l’omicidio della piccola Chicca – che vede imputato Raimondo Caputo – la madre, Mimma Guardato, salirà sul banco dei testimoni.
A cura di Valerio Papadia
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Fortuna Loffredo
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Prosegue il processo per l'omicidio di Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni scaraventata dall'ottavo piano di una palazzina nel Parco Verde di Caivano nel giugno del 2014. Il processo, per il quale è imputato Raimondo Caputo, detto Titò, e Marianna Fabozzi, la sua ex convivente, rea di aver taciuto le violenze commesse dall'uomo ai danni della sue figlie, giunge oggi alla sua quarta udienza, forse la più difficile. Durante il dibattimento è stato ascoltato il ginecologo Giuseppe Saggese che prese parte all'autopsia collegiale sul corpo della piccola: "Traumi cronici che dopo decine di anni di lavoro ho riscontrato solo tre volte" ha dichiarato il medico. Sul banco dei testimoni è salita anche Mimma Guardato, la madre della piccola Fortuna, che da più di due anni chiede giustizia per sua figlia.

Nella scorsa udienza, intanto, era emerso un particolare agghiacciante. Lo scorso 30 novembre, infatti, era salito sul banco dei testimoni il perito nominato dalla Procura di Napoli con il compito di ricostruire la dinamica della morte di Chicca. "Quando Fortuna è stata lanciata nel vuoto era viva e cosciente" aveva dichiarato l'ingegnere incaricato della perizia. "Fortuna è stata lanciata tra l'ottavo e il nono piano dell'isola C del parco Verde di Caivano, questo senz'ombra di dubbio".

La madre di Fortuna: "Non credo alle violenze sessuali"

Quasi a smentire le parole del ginecologo che effettuò l'autopsia sul corpo della piccola Chicca, Mimma Guardato, la madre della bambina che, come detto, è stata ascoltata durante il dibattimento, ha dichiarato: "Mia figlia parlava ma non ha mai detto niente a me, alle maestre, alle assistenti sociali. Mi ha solo parlato di bruciori, davanti, e andammo dalla dottoressa che mi diede della pomata senza visitarla: io non credo alle violenze sessuali. L'unico errore fatto è stato non nominare un perito quando è stata fatta l'autopsia". La donna, poi, ha parlato del rapporto di Fortuna con suo padre, Pietro Loffredo: "Quando è nata diceva che la bambina non era sua figlia". Le parole della Guardato hanno scatenato l'ira dell'uomo che è stato allontanato dall'aula.

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