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Fratellini costretti dai genitori a chiedere l’elemosina: salvati dai cittadini del centro

A denunciare l’accaduto sono stati i cittadini e i commercianti del centro di Napoli. La madre e il padre dei bambini, 10 e 11 anni, sono stati denunciati per riduzione in schiavitù, maltrattamenti in famiglia, induzione e sfruttamento di minori in accattonaggio e per aver evaso l’obbligo scolastico per i loro figli.
A cura di En.Ta.
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Chiedevano l'elemosina di giorno e di notte per le vie della città, costretti dai loro genitori. Due bambini rumeni di dieci e undici anni sono stati salvati dagli agenti della polizia municipale di Napoli dopo le segnalazioni dei cittadini e dei commercianti del centro. Alcuni testimoni li hanno visti vagare tra la stazione Centrale e la zona di Poggioreale chiedendo spiccioli a chi passeggiava, cibo ai negozianti e ai clienti di bar e locali aperti in zona fino a tarda notte. Ai passanti hanno chiesto latte e anche pannolini per un fratello più piccolo. Gli agenti li hanno trovati mentre mendicavano in piazza Nazionale. Malnutriti e sporchi, i due fratellini hanno raccontato la loro terribile condizione descrivendo la vita a cui li avevano relegati i propri genitori. Obbligati a chiedere l'elemosina in strada, i bambini non potevano tornare a casa prima di aver "guadagnato" i soldi necessari alla famiglia. Se disobbedivano venivano picchiati.

I due fratellini, rifocillati e rassicurati, sono stati posti sotto tutela in una casa famiglia e immediatamente allontanati, con un provvedimento, dai genitori. La madre, rintracciata, e il padre, finora non fermato dagli agenti, sono stati denunciati per riduzione in schiavitù, maltrattamenti in famiglia, induzione e sfruttamento di minori in accattonaggio e per aver evaso l'obbligo scolastico per i loro figli.

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