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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Funerali carabiniere, la moglie dall’altare ripete la promessa di matrimonio

Lacrime e commozione nella chiesa di Somma Vesuviana per l’ultimo addio al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. In lacrime la moglie Rosa Maria, salita sull’altare per leggere una preghiera. Parole forti dal comandante dell’arma Giovanni Nistri, che chiede “rispetto e riconoscenza” per Mario e per tutti i carabinieri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un dolore troppo forte quello provato da Rosa Maria, la giovane vedova del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, durante i funerali all'interno della chiesa di Somma Vesuviana. La donna, che non è stata mai inquadrata durante la funzione dalle telecamere della Rai, uniche ammesse all'interno della chiesa, per espressa richiesta della famiglia, ha letto una preghiera sull'altare, con la voce rotta dalle lacrime, che non è riuscita a trattenere nei momenti finali della lettura.

È stata lei ad accompagnare il feretro, arrivato nella chiesa portato a spalla da sei carabinieri. Sempre lei, ha deposto sulla bara, già avvolta nel Tricolore, la maglia del Calcio Napoli di Lorenzo Insigne: il vicebrigadiere ucciso, infatti, era gran tifoso della squadra azzurra. Poi, la donna è rimasta in prima fila ad attendere il momento di leggere la sua preghiera, dopo le parole dei parroci che hanno celebrato la messa funebre e dopo le parole del comandante generale dell'arma, Giovanni Nistri. La donna, che ha letto la poesia "Moglie di un carabinere", ha anche ripetuto la promessa di matrimonio, pronunciata un mese fa nella stessa chiesa: «Prometto di amarti e onorarti sempre tutti i giorni della mia vita».

Il comandante dell'arma Nistri: "Rispetto e riconoscenza"

"Rispetto e riconoscenza": queste le due parole che ha chiesto il comandante dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri, l'unico non prelato a parte la moglie del vicebrigadiere ucciso, a parlare dall'altare della chiesa di Somma Vesuviana, che ha sottolineato: "i dibattiti sono giusti ma non oggi. Ed i toni e i modi facciano sì che non siano la dodicesima coltellata data a Mario". Nistri ha poi aggiunto che "noi non possiamo sostituire chi non c'è più, ma cercheremo di starvi vicino, perché è quello che si fa in una famiglia. Non so se ci riusciremo, ma una cosa è certa: voi continuerete ad essere dei nostri, come coloro che indossando la nostra divisa hanno perso la vita".

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