Funerali di Pasquale Manzo, Pompei saluta il 14enne morto per una capriola ad Algeri
Una piazza gremita quella di Pompei per i funerali di Pasquale Manzo, il 14enne morto dopo una capriola. Il giovane era ad Algeri, dove si trovava per far visita al padre, brigadiere dei carabinieri. Circa 10mila persone si sono riunite nel Santuario, dove si sono svolte le esequie del giovane."La famiglia si ritrovava insieme, dopo mesi – ha detto durate l'omelia l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo – stava gustando la bellezza dell’unità familiare, quando un momento di letizia si è trasformato in una trappola mortale. E noi facciamo fatica, restiamo attoniti. Mancano le parole". La camera ardente è stata allestita nella cappella del centro ‘Beata Vergine' dove il ragazzo aveva studiato. La cerimonia religiosa si è svolta in un silenzio pieno di commozione. In tantissimi, si sono stretti attorno alla bara e al dolore della famiglia. Su Facebook, il sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, ha pubblicato un lungo post, da parte sua e di tutti i cittadini, in ricordo di Pasqualino, come lo chiamavano gli amici, morto troppo presto:
"E’ insostenibile il dolore che proviamo tutti, in questo momento. E’ insostenibile il pensiero che un ragazzo di quattordici anni possa pagare un prezzo così alto alla fatalità. Pasquale era un figlio di Pompei, il suo volto era il volto dei nostri figli. I suoi sogni erano i sogni dei ragazzi nati e cresciuti nella nostra città. I NOSTRI ragazzi. Non ci sono parole per giustificare, accettare, comprendere, tragedie così. E allora la speranza rimane solo quella che il sorriso di Pasquale, ogni suo desiderio, continui a vivere nei ragazzi come lui, nei suoi amici, in quanti lo hanno conosciuto e amato. Abbiamo una sola possibilità per fare in modo che Pasquale, ma anche Davide (scomparso a Napoli qualche giorno fa, per un altro incidente assurdo), possano rimanere tra noi: vivere nel loro ricordo, vivere per loro, dentro ogni risata, ogni gioco, ogni attimo del loro essere ragazzi senza alcuna paura del futuro.
Dobbiamo provarci. Dobbiamo pensare che da oggi la nostra vita sarà vissuta anche per loro, per i ragazzi di Pompei che ci hanno lasciato. Per Pasquale, Davide, Fabiano, Gabriele. Noi vivremo anche per voi. E non vi dimenticheremo mai".