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Fuorigrotta: non c’è la camorra dietro gli incendi dolosi, ma un piromane

Gli investigatori sono risaliti all’identità del piromane grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il cinquantatreenne deve rispondere di dieci episodi dolosi.
A cura di An. Mar.
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La prima ipotesi degli inquirenti inquadrava negli incendi dolosi appiccati negli ultimi mesi in alcuni esercizi commerciali del quartiere di Fuorigrotta, intimidazioni e rappresaglie legate al racket della malavita. Ma dietro gli episodi criminosi che hanno terrorizzato la zona flegrea non c'è la mano ella camorra, ma quella di un piromane. Si tratta di  un cinquantatreenne della zona. L'uomo, identificato grazie alle imagini delle telecamere di video-sorveglianza della zona, è stato denunciato dai carabinieri della locale compagnia di Bagnoli, coordinati dal comandante Nicola Quartarone.

L'uomo è stato notato in tutti i luoghi in cui erano divampati gli incendi a piedi o in auto, solo, a volte mentre potava a passeggio il cane. A suo carico ci sono almeno dieci roghi, tutti scoppiati in piena notte, e innescati dal cinquantatreenne incendiando materiali reperiti sul posto. L'uomo deve ora rispondere dell'incendio di: cinque cassonetti di rifiuti (a viale Augusto, via Lepanto, via Mercantini, via Bixio, via Cariteo), due automobili (via Cerlone e corso Italia) e dei gazebo esterni di due bar (a piazzale Tecchio e a viale Augusto).

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