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Fuorigrotta, perdita d’acqua nel sottosuolo: si apre una voragine in Via Giulio Cesare

Paura nella notte: attorno all’una il manto stradale ha ceduto, costringendo operai e vigili del fuoco ad intervenire chiudendo il tratto interessato. Forti disagi alla circolazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Paura nella notte a Fuorigrotta: verso l'una di notte, infatti, è crollata una grossa parte del manto stradale di via Giulio Cesare, la lunga strada che collega Piazza Italia e Piazzale Tecchio, costeggiando anche la fermata di Piazza Leopardi della metropolitana cittadina.

A quanto pare, stando dai primi rilievi, il crollo del manto stradale potrebbe essere dovuto ad una perdita d'acqua nel sottosuolo. Fortunatamente l'episodio si è verificato nel cuore della notte, quando l'arteria cittadina è praticamente deserta: normalmente, infatti, il traffico su via Giulio Cesare è molto intenso, e questo avrebbe potuto portare a danni a cose e persone. Gli uomini dell'Acqua Bene Comune di Napoli si sono da subito messi al lavoro per risolvere il problema, che naturalmente ha causato anche disagi alla circolazione, visto che il tratto interessato è stato prontamente chiuso al traffico veicolare e pedonale.

Sul posto anche i vigili del fuoco partenopei, che hanno provveduto ad estrarre dalla voragine un camion dell'Asia rimasto precedentemente incastrato, e che è risultato essere poi l'unico veicolo coinvolto, suo malgrado, nel crollo del manto stradale. Non si tratta, tra l'altro, del primo episodio del genere che avviene in città: soltanto nelle scorse settimane, c'erano stati diversi episodi simili. Quello di via Villari, ad esempio, dove sprofondarono addirittura due operai (poi salvati) o la voragine che si aprì nei pressi di Villa Rosebery, a Posillipo: anche in questo caso fu dovuto ad una conduttura rotta. Senza dimenticare l'avvallamento avvenuto a Pianura, all'altezza del civico 234 di via Montagna Spaccata in direzione Quarto, proprio il 30 dicembre, che costrinse i residenti del posto e le automobili di passaggio a sopportare diversi disagi anche l'ultimo giorno dell'anno.

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