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Furti in appartamento a Napoli: i ladri usano la tecnica della fascetta

I ladri d’appartamento piazzavano delle linguette di plastica trasparente nelle fessure delle porte d’ingresso per verificare se le abitazioni fossero abitate o meno. Il metodo è stato scoperto grazie alle telecamere di sorveglianza in un palazzo nel quartiere di Materdei a Napoli. Circa 80 appartamenti erano stati ‘censiti’ dai banditi pronti ad entrare in azione.
A cura di Antonio Musella
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Con l'arrivo del periodo estivo, ritornano anche i ladri d'appartamento pronti ad approfittare di qualche giorno di vacanza degli inquilini per svaligiare casa. Per compiere un colpo la banda di rapinatori solitamente svolge dapprima un sopralluogo per individuare gli appartamenti più vulnerabili e più adatti al colpo, per poi ritornare in un secondo momento per mettere in atto il furto. Nel sopralluogo i ladri oltre ad individuare le via d'accesso possibili agli appartamenti, si preoccupano di verificare quali sono le case disabitate in quel momento. La novità in materia di furti in appartamento arriva da Napoli e si manifesta proprio nelle modalità di sopralluogo. Tra il 28 e il 30 giugno a Napoli una banda di almeno sei persone è entrata in azione nel quartiere di Materdei tra via Renato Imbriani e via Giacinto Gigante. A mostrare le immagini del sopralluogo sono state le telecamere di sorveglianza installate da alcuni inquilini che hanno documentato la tecnica dei banditi.

La tecnica dei ladri d'appartamento

I topi d'appartamento entrano in azione solitamente intorno alle 4 del mattino, orario in cui il sonno è più pesante e possono quindi passare inosservati. Perlustrano a piedi salendo le scale l'intero stabile ed hanno escogitato un singolare metodo per rilevare la presenza in casa. I ladri applicano alle fessure delle porte d'ingresso delle piccole linguette di plastica trasparente, proprio nella fessura tra la porta e lo stipite. La mattina successiva gli ignari inquilini uscendo da casa aprono la porta e le linguette cadono a terra. Difficile scovarle o accorgersi di essere stati monitorati. Le linguette infatti sono sottili e trasparenti e sono difficilmente individuabili. Una volta cadute a terra le fascette in plastica semitrasparente spesso finiscono sotto i tappeti all'ingresso degli appartamenti oppure vengono spazzate via durante la pulizia condominiale.  Se nessuno esce dall'appartamento, testimoniando che è disabitato in quel momento, le linguette restano al loro posto conficcate nelle fessure. Al successivo sopralluogo i ladri riconosceranno in questo modo gli appartamenti momentaneamente disabitati, individuando quelli dove può essere compiuto il colpo. "Il metodo delle linguette" è una novità nel ramo dei furti d'appartamento, in passato le bande di delinquenti usavano i gessetti per segnare le porte oppure dei piccoli adesivi da attaccare sempre sul pianerottolo.

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Questo sistema invece è difficile da individuare e non mette in allarme gli inquilini che non sanno di essere finiti nel mirino dei rapinatori. Il meccanismo è stato scoperto grazie alle telecamere di sorveglianza in un palazzo di Materdei. Il giorno successivo sono giunti sul posto i Carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza ed invitato tutti gli inquilini a controllare le porte d'ingresso degli appartamenti per verificare la presenza delle linguette di plastica. Quasi 80 appartamenti erano stati "censiti" dai banditi con l'applicazione delle linguette di plastica sulle porte d'ingresso. La scoperta del metodo di monitoraggio da parte dei banditi ha messo in allarme gli abitanti della zona che hanno potenziato la sorveglianza.

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Giornalista napoletano, a Fanpage.it dal 2012, videoreporter mi occupo di cronaca, politica, inchieste ed approfondimenti. Tra gli autori di alcune tra le più importanti inchieste di Fanpage.it, mi sono occupato tra le altre cose del caso Ilaria Alpi, delle navi dei veleni, delle attività oscure dei servizi segreti italiani, del contrabbando internazionale. Sono stato tra i primi giornalisti italiani ad occuparsi della Terra dei fuochi, pubblicando negli anni per Fanpage.it numerose inchieste e approfondimenti. Mi occupo da sempre dei temi legati all'ambiente su tutto il territorio nazionale. Ho fatto parte del team di giornalisti che hanno documentato i brogli alle primarie del Pd di Napoli nel 2016 e alle successive elezioni comunali del capoluogo partenopeo documentando il voto di scambio. Vincitore nel 2019 del "Premio Landolfo" e del "Premio Donelli". HO pubblicato 5 volumi tra cui: "Chi comanda Napoli" (Castelvecchi 2012), "Il paese dei Veleni" (Round Robin 2014), "Nuovi Schiavi" (Round Robin 2015).
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