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Gare per le forniture ospedaliere truccate a Napoli. Sei arresti

Coinvolti l’imprenditore farmaceutico Petrone e il direttore amministrativo della Sun, Corcione.
A cura di Angela Marino
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È stata eseguita stamane l'ordinanza emessa dal gip nei confronti di sei persone sottoposte agli arresti domiciliari per i reati di associazione per delinquere e turbativa d'asta. Agli arresti l'imprenditore farmaceutico Massimo Petrone, il direttore amministrativo e il responsabile dell'Ufficio contratti e appalti della Seconda Università di Napoli (Sun), Pasquale Corcione e Giuliana Rammairone, responsabile dell'ufficio contratti e appalti della della Seconda Università di Napoli, il direttore operativo centralizzazione acquisti della Soresa (società della Regione Campania per la razionalizzazione della spesa sanitaria) Lucia Roncetti, l'amministratore unico e il direttore vendite della Biotest Italia srl, Giuliano Tagliabue e Renato Carelli. I sei avrebbero costituito un cartello di imprese farmaceutiche che, attraverso accordi di spartizione del mercato delle forniture ospedaliere, annullava, di fatto, la concorrenza tra più imprese interessante all'aggiudicazione di forniture di farmaci destinate a strutture pubbliche. Questa l'ipotesi della Pocura di Napoli.

Decisive le intercettazioni ambientali

L'indagine del Nas di Napoli coordinata dalla Procura partenopea e culminata questa mattina nell'esecuzione dell'ordinanza di custodia ha "consentito di documentare un fenomeno estremamente esteso – sottolinea in una nota il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino  – caratterizzato da intese collusive e accordi spartitori del mercato delle forniture ospedaliere". In base al meccanismo messo in moto dalla rete di aziende farmaceutiche veniva "annullato il confronto concorrenziale" tra le diverse imprese. Nell'inchiesta è emerso che la società Biotest Italia srl ed alcuni soggetti del gruppo imprenditoriale che fa capo a Massimo Petrone avevano stretto un "patto di fedeltà" finalizzato al controllo illegale delle forniture di prodotti farmaceutici in Campania ed in altre regioni. Oltre a Perrone e Corcione sono stati posti agli arresti domiciliari Giuliano Tagliabue, amministratore unico della società Biotest Italia srl e Renato Carelli, direttore vendite della società;Un contributo investigativo importante, spiega il procuratore aggiunto, è giunto dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.

Quattro gare d'appalto nel mirino

Sono quattro le gare di appalto per la fornitura di medicinali al centro dell'indagine: quella per la fornitura di albumina umana, immunoglobulina ed altri medicinali alle Asl e alle Aziende ospedaliere della Campania per 18 mesi, dell'importo di 16 milioni e mezzo, aggiudicata alla Eupharmed srl; quella per la fornitura di albumina umana al 20 per cento indetta dall'Azienda ospedalieri Monaldi – Cotugno – Cto, per un importo di 180.000 euro, aggiudicata alla Octapharma Italy SPA; la fornitura di albumina umana all'Asl Na 3 di Castellammare di Stabia, aggiudicata alla farmacia Massimo Petrone per 235.000 euro; infine, la fornitura di flaconi di albumina umana per un anno aggiudicata dall'Azienda ospedaliera della Seconda università di Napoli alla Farmacia Massimo Petrone per oltre 300.000 euro.

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