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Gasolio agricolo venduto come quello tradizionale: sequestrato un distributore

Gasolio per mezzi agricoli venduto come fosse quello tradizionale: sequestrato un distributore di carburante di contrabbando. Con questo “trucco” risparmiavano sulle accise per il gasolio che, per quello destinato ai mezzi agricoli, è più basso di quelle tradizionali. Nei guai due persone, rischiano fino a cinque anni di carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gasolio denaturato e destinato ai mezzi agricoli venduto come carburante normale, e per di più in nero e dunque evadendo il fisco. La Guardia di Finanza di Aversa ha scoperto un vero e proprio deposito di carburante illegale, sequestrandolo e ponendo fine alla vendita di gasolio di contrabbando nella zona. Il tutto è partito da un controllo ad un'autovettura, all'interno della quale sono stati trovate taniche da oltre 200 litri di gasolio denaturato che è quello che viene venduto con accise ridotte rispetto a quello tradizionale, visto che può essere utilizzato solo per alimentare mezzi agricoli: tanto che prima della commercializzazione, gli viene aggiunto un colorante che gli conferisce il tipico colore verde.

Proprio dopo questa scoperta, le Fiamme Gialle hanno esteso i controlli per risalire al luogo in cui l'uomo avesse fatto l'approvvigionamento del gasolio illegale, scoprendo così il deposito commerciale dove era stato acquistato poco prima: l'impianto di Santa Maria Capua Vetere è stato così controllato a fondo ed al termine delle operazioni è stata sequestrata la cisterna interrata, che conteneva ancora 12.400 litri di gasolio agricolo, che veniva così venduto come gasolio tradizionale, con un netto risparmio di accise e dunque a prezzo molto più vantaggioso. Inoltre, i finanzieri hanno anche aperto un controllo fiscale più approfondito per risale ai rapporti commerciali dell'impianto e capire se e chi ne ha beneficiato nel lungo periodo. Al termine delle operazioni, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sia il legale rappresentante della società fornitrice, sia l'acquirente del gasolio di contrabbando, che rischiano ora una maxi-multa pari a dieci volte le accise "risparmiate" e da uno a cinque anni di reclusione.

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