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Gente de Zona, Napoli è pronta alla festa: attese 5000 persone all’Arenile

La città si prepara al trascinante ritmo latino dei “Gente de Zona”, il gruppo cubano vero e proprio fenomeno latino globale, che chiude il tour europeo all’ombra del Vesuvio sabato 2 giugno, in un Arenile di Bagnoli che viaggia verso le 5000 presenze. Lo spettacolo, previsto per le 22, sarà di quelli candidati a restare tra i migliori della stagione a Napoli.
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"Miami me lo confirmò y Puerto Rico me lo regalò". E Napoli cosa fa? Cantando le parole de "La Gozadera", la città aspetta il trascinante reggaeton dei "Gente de Zona", il gruppo cubano vero e proprio fenomeno latino globale, che chiuderà il tour europeo proprio all'ombra del Vesuvio in un Arenile di Bagnoli che viaggia verso le 5000 presenze. Lo spettacolo, previsto per le 22 di questo sabato 2 giugno, sarà di quelli candidati a restare tra i migliori della stagione a Napoli.

Un pezzo di Cuba a Napoli

Ed è ricco il piatto offerto dal super gruppo cubano. Ci sarà una band di ben 17 elementi sul palco, incluso un percussionista che gestirà un set di 15 strumenti divrsi e un corpo di ballo composto da 6 ballerine cubane. Lo spettacolo, che durerà circa un'ora e 45 minuti, sarà seguito da un aftershow fino alle 6 del mattino con Muevelo Dj's, Umile Nicoletti, Pablo Favilla e scenografie a tema Los Pirates. I biglietti, ancora disponibili, al botteghino. C'è anche spazio per la lussuosa Area Gold per Vip, i costi in questo settore sono altissimi: anche 1000 euro per un singolo tagliando.

La storia dei "Gente de Zona"

"Gente del vicinato", gente d'a zona per dirla con il nostro dialetto. Il gruppo, esponente del Cubatón (il Reggaetón Cubano), sono considerati come il fenomeno contemporeaneo "pop" di Cuba più rappresentativo nel mondo. Direttamente dall'Havana, Alexander Delgado, Nandro Pro e Jacob Forever sono riusciti a conquistare il mercato mondiale con il loro ritmo latino. Nel 2014, la collaborazione al brano "Bailando" di Enrique Iglesias li spinge alla popolarità che tocca il massimo proprio con "La Gozadera", l'anno successivo. Il brano, con Marc Anthony, è un manifesto della gioia latina. E la ‘fievre latina' è già altissima: Napoli è pronta alla festa al ritmo del Reggaetón Cubano.

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