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La Lega Nord si affida a Cantalamessa per reclutare delusi di Forza Italia e FdI

Il figlio del missino Antonio Cantalamessa, Gianluca, “incaricato” di sondare il territorio partenopeo a caccia di delusi del centrodestra e neoborbonici. Obiettivo: creare una “Lega” del Sud Italia contro Berlusconi.
A cura di Carlo Tarallo
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Chi sa se a Gianluca Cantalamessa, esponente della destra napoletana, figlio di Antonio, dirigente nazionale del Msi prima e di An poi, piace ancora Pino Daniele. Di certo, dovrà abituarsi presto a fare i conti con quella strofa “Questa Lega è una vergogna”, canticchiata ancora allegramente da migliaia di meridionali. E dovrà fare i conti, Cantalamessa jr., soprattutto con quel vergognoso coro (mamma che puzza, scappano anche i cani… stanno arrivando i napoletani… colerosi… terremotati… col sapone non vi siete mai lavati) che il leader della Lega Nord, Matteo Salvini (nella foto), canticchiò ridendo e scolando birra ripreso da una telecamera: quel filmato ha fatto rabbrividire chiunque l’abbia visto e ascoltato. Già: perché sarebbe proprio lui, Gianluca Cantalamessa, l’uomo “scelto” dalla Lega Nord per rappresentare il Carroccio a Napoli. Sarebbe lui, stando a indiscrezioni attendibili, l’unico partenopeo ad aver accettato il “corteggiamento” del senatore leghista Raffaele Volpi, incaricato da Salvini di scovare esponenti politici meridionali disposti a mettere il loro volto sul progetto di “Lega dei Popoli” che altro non è che l’ennesimo tentativo di sfondamento al Sud della Lega.

Come funziona lo “scouting meridionale” di Matteo Salvini l’ha spiegato per filo e per segno a napoli.fanpage una dirigente politica napoletana, vicina prima ad An e poi brevemente transitata in Forza Italia, che è stata avvicinata da Volpi ma che non ha ceduto alle lusinghe leghiste. E che sotto anonimato spiega la strategia del senatore: “Volpi si informa sui dirigenti politici meno conosciuti e che hanno avuto delusioni elettorali e problemi con i partiti tradizionali di centrodestra, in particolare con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Fa uno screening – aggiunge la fonte – di quelli più sensibili ai temi della destra estrema, soprattutto alla lotta all’immigrazione. Poi sceglie i più arrabbiati con i partiti di provenienza e li contatta. La frase è sempre la stessa: Berlusconi è finito, Matteo Salvini è la vostra salvezza. E qualcuno abbocca”.

Napoletani che lottano per la “Padania libera”? – La “Lega dei Popoli”, quindi, è lo specchietto per le allodole, il modo per consentire ai napoleghisti (aspiranti e effettivi) di poter rassicurare i propri elettori sul fatto che non si chiede di votare Lega Nord ma “un altro nuovo soggetto politico”. Ma la sostanza non cambia: con Forza Italia in crisi di consenso e Ncd visto come il primo avversario politico, Salvini e Berlusconi hanno affidato al senatore Volpi un compito che è quasi una missione impossibile: portare voti meridionali alla Lega Nord, a quel partito nel cui Dna c’è solo e soltanto il mito (o il delirio) della “Padania libera”. Un compito che somiglia a una missione impossibile, a meno che non si incontri qualche esponente politico locale che pur di non finire nel dimenticatoio è disposto anche a sostituite Pino Daniele con il coretto sui “napoletani colerosi” come suoneria del proprio telefonino cellulare. Sarà Gianluca Cantalamessa il primo campano a dichiarare ufficialmente la sua adesione alla “Lega dei Popoli”?

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