Gianturco, al via lo sgombero del campo Rom: 7 giorni di tempo per andare via
Tensione a Gianturco. Gli agenti della Polizia municipale di Napoli hanno eseguito un blitz nell'accampamento Rom notificando ai nomadi che lo occupano abusivamente un atto di sgombero. Il terreno, un'area di circa 700 metri quadrati, occupato e adibito ad accampamento con baracche in muratura risulta di proprietà privata ed è ora oggetto del provvedimento di sequestro. Il proprietario del fondo è accusato a sua volta di "omissione di lavori in edifici che minacciano rovina" in riferimento allo stato di abbandono e degrado in cui versa l'area. Agli occupanti, invece, circa 70 persone delle quali 20 bambini è stato comunicato il termine di scadenza: sette giorni di tempo per andare via. Mentre i cittadini rom sono accusati "invasione di terreni" di "raccolta e smaltimento illecito di rifiuti" e di "costruzione abusiva". Nell'area insistono infatti 14 baracche realizzate con materiali di fortuna e tre manufatti fatiscenti.
I Rom senza acqua e in mezzo ai rifiuti
L'intimo di sgombero è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della quinta sezione reati ambientali. L'operazione, che si è svolta senza problemi, è stata condotta dagli agenti della Polizia giudiziaria della Procura e del Comune di Napoli. Il provvedimento è stato motivato dall'esigenza di preservare l'incolumità e la salute pubblica. Il sopralluogo effettuato dalle forze dell'ordine e dall'ASl ha infatti evidenziato lo stato di evidente pericolosità dell'area dal punto di vista ambientale, igienico-sanitario ed epidemiologico. Sul posto – dove sono accumulate notevoli quantità di rifiuti, alcuni di grave pericolosità – mancano sia i servizi igienici, che le fonti di approvvigionamento idrico. Notificato lo sgombero, gli agenti della polizia municipale sono rimasti a presidiare il campo fino alla prossima esecuzione del provvedimento.