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Chiesta archiviazione Giletti per frasi su Napoli: “Abbandono e degrado un dato di fatto”

La querela del sindaco Luigi de Magistris contro il presentatore tv Massimo Giletti potrebbe essere archiviata, questa la richiesta della procura di Napoli. Nel mirino le frasi pronunciate durante “l’Arena” sul capoluogo partenopeo. Giletti aveva parlato di una città “abbandonata” e “abbandonata” con “spazzatura in tutti i vicoli”.
A cura di Va.Re.
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La procura di Napoli ha chiesto l'archiviazione della querela presentata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, nei confronti del presentatore Rai Massimo Giletti. Nella bufera erano finite alcune dichiarazioni di Giletti, all'interno della trasmissione domenicale l'Arena del 1 novembre 2015. Il conduttore aveva parlato di Napoli come città "indecorosa" e "abbandonata", con "spazzatura in tutti i vicoli". In studio durante la puntata anche il leader della Lega Matteo Salvini.

"Il degrado e l'abbandono di alcune zone della città, tra le quali quella della stazione centrale, sono un dato di fatto". Con queste ragioni il pm ha chiesto l'archiviazione ai giudici. Nel dispositivo, reso noto oggi da la Repubblica, viene poi chiarito che "la situazione di degrado che affligge alcune zone di Napoli e, in particolare, quella della stazione ferroviaria centrale, è da tempo oggetto di trattazione e denuncia e in diversi quotidiani e in varie trasmissioni televisive. Significativa è, in tal senso, la notizia riportata, in più occasioni, proprio da alcuni giornali in ordine ai cosiddetti ‘mercatini' dei rifiuti" che venivano svolti, fino a poco tempo fa, con periodicità proprio nei pressi della stazione centrale di Napoli, alimentando il fenomeno di accumulo di rifiuti e dunque di degrado dell'intera zona circostante".

E ancora: "Tale situazione, attesa la sua rilevanza sociale, rende legittimi anche valutazioni e giudizi molto forti quali quelli espressi dall'odierno indagato in ordine allo stato di decoro della città e all'efficacia dell'azione di governo condotta negli anni dalla classe politica locale". All'epoca dei fatti de Magistris stigmatizzò le parole del condutture parlando di parole "diffamatorie e che connotano una mancata conoscenza della realtà ed una esclusiva volontà di colpire, in modo scientifico, Napoli ed i suoi cittadini". Il caso arrivò anche in parlamento con un'interrogazione di Sel e una del M5s.

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