Gino Sorbillo è “maestro dell’eccellenza artigiana” d’Italia: è l’unico pizzaiolo premiato
Un riconoscimento prestigioso si aggiunge ai quotidiani attestati di bontà e qualità ricevuti da tutti i clienti di Gino Sorbillo. Il maestro pizzaiolo napoletano è stato insignito a Milano, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del titolo di "Maestro d'arte e mestiere" (Mam), riconoscimento che ha premiato 75 uomini e donne di tutta Italia che hanno saputo eccellere in diversi settori dell’artigianato artistico ed agroalimentare.
Per Sorbillo c'è però un ulteriore motivo di orgoglio. Solo 13 tra i premiati sono infatti attivi nel settore dell'enogastronomia, e tra loro Sorbillo è il solo pizzaiolo premiato: "Questo riconoscimento è motivo d’orgoglio e spinta per continuare a fare meglio", ha detto Gino Sorbillo subito dopo aver ritirato il premio nel Salone d’Onore della Triennale di Milano. "Oltre alla ricerca dei migliori prodotti alimentare nei posti più incontaminati del paese, cerco di applicare sempre abile maestria per dimostrare che anche una semplice pizza ha un’anima. La nostra famiglia lavora nel settore da quasi un secolo, quattro generazioni. Siamo partiti da via Tribunali e presto porteremo la nostra tradizione a New York", ha poi concluso il maestro pizzaiolo.
Il premio Mam è stato istituito dalla Fondazione Cologni in collaborazione con la scuola internazionale di Cucina Alma. Si tratta della prima edizione di un riconoscimento dedicato a dare visibilità e prestigio a chi eccelle nell'ambito dell'artigianato e dell'enogastronomia: "Un omaggio commosso e grato alle molte mani intelligenti artefici di tutta la grande bellezza che innerva l’intero territorio nazionale", come recita la motivazione con la quale sono stati assegnati i riconoscimenti. Il premio avrà cadenza biennale. Tra gli altri maestri dell'enogastronomia premiati nomi noti del panorama della grande cucina italiana: Gualtiero Marchesi, Iginio Massari, Paolo Basso per la sommellerie ed Alessandro Tomberli per la sala dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Tutti i nomi dei vincitori sono stati inseriti nel "Libro d’Oro dell'Eccellenza Artigiana Italiana".
