Gioielliere ucciso a Marano, in casa del presunto killer i gioielli rubati
Non c'è ancora una confessione, ma le prove a carico del 31enne fermato ieri a Ischia sarebbero così rilevanti da aver convinto la Procura di Napoli Nord ad accusarlo formalmente dell'omicidio di Salvatore Gala, il gioielliere di Marano, in provincia di Napoli, ucciso con un colpo d'arma da fuoco nel suo negozio nella notte tra l'8 e il 9 maggio. Nella casa dell'uomo, già noto alle forze dell'ordine, sono stati infatti ritrovati i gioielli rubati dalla cassaforte della gioielleria di Gala, nonché le chiavi della sua auto. Gravi indizi, questi, che hanno fatto scattare le accuse di omicidio e rapina.
Il 31enne era stato fermato ieri dai carabinieri in un hotel di Ischia, una delle isole flegree nel Golfo di Napoli. Portato nella caserma dei carabinieri di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, l'uomo è stato torchiato tutta la notte, ma non ha proferito parola. I gravi indizi a suo carico, però, sembrerebbero compromettere la sua posizione.