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Giorno della Memoria, a Napoli nuova targa per la Shoah al posto di quella vandalizzata

Venerdì 31 gennaio sarà scoperta la nuova targa in memoria delle vittime della Shoah che sostituisce quella vandalizzata di recente. L’iniziativa della IV Municipalità nell’ambito di quelle per il Giorno della Memoria, accanto al presidente Giampiero Perrella ci saranno studenti e Lydia Schapirer, presidente della Comunità ebraica.
A cura di Nico Falco
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La targa in memoria delle vittime della Shoah che era in piazza Nazionale, vandalizzata di recente, è stata già sostituita con una nuova. Verrà scoperta venerdì prossimo, 31 gennaio, alle ore 10, nell'ambito delle iniziative che si stanno tenendo a Napoli per la Giornata della Memoria. La manifestazione "Napoli non dimentica" è stata organizzata dalla IV Municipalità, accanto al presidente Giampiero Perrella ci sarà Lydia Schapirer, presidente della Comunità ebraica.

Durante l'evento gli studenti delle scuole medie della municipalità ricorderanno con musica, canzoni e poesie la Shoah e verranno letti brani tratti dal Diario di Anna Frank. I piccoli alunni affiggeranno inoltre sul Muro della Memoria le schede anagrafiche delle vittime napoletane dell'Olocausto, per creare una mostra temporanea che potrà diventare stabile ed essere ospitata nelle scuole della IV Municipalità.

“Storia e memoria – dice Giampiero Perrella – sono risorse fondamentali per la nostra città e per le nuove generazioni. Non dimenticare significa anzitutto tramandare la memoria e ricordare ci aiuta ad andare verso un futuro migliore e diverso”.

La nuova targa va a sostituire quella che fu apposta due anni fa e che è stata spaccata. "Un gesto indegno – ha commentato Perrella – che dimostra quanto lavoro ci sia ancora da fare in termini di educazione e sensibilizzazione sulla Shoah e sui valori più in generale della tolleranza e della solidarietà. Non ci lasceremo fermare da questi comportamenti ed è per questo che collocheremo una nuova targa ai piedi di quell'albero di ulivo piantato due anni fa e che cresce forte e rigoglioso proprio come la memoria che vogliamo tramandare".

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