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Giugliano, arrestato Salvatore Fido: è considerato un boss al vertice del clan Mazzarella

Il blitz stamattina in una villetta alla periferia di Giugliano: in manette Salvatore Fido, considerato un boss al vertice del clan Mazzarella. Era latitante da febbraio, dopo che era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per associazione di tipo mafioso. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato anche tra i promotori e esecutori della violenta contrapposizione con il clan Rinaldi, che ha portato nell’ultimo periodo ad un incremento del fenomeno delle “stese”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Foto di repertorio]
[Foto di repertorio]

Colpo grosso delle forze dell'ordine, che questa mattina hanno arrestato a Giugliano un uomo di trent'anni, ritenuto essere un boss al vertice del clan Mazzarella. Si tratta di Salvatore Fido, trentenne e destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel febbraio di quest'anno per associazione di tipo mafioso: un arresto che avviene a meno di ventiquattro ore da un altro fatto criminale accaduto a San Giovanni a Teduccio.

Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, un vero e proprio agguato di camorra si era tenuto davanti all'ingresso della Chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere orientale di San Giovanni a Teduccio: a cadere sotto i colpi dei killer, Salvatore Soropago, napoletano di trentasette anni e ritenuto essere stato proprio un fedelissimo di Salvatore Fido. L'uomo, tuttavia, aveva solo dei precedenti per furto. Nell'agguato è rimasto ferito anche un ventunenne, incensurato, che era sulla traiettoria dei proiettili: il giovane, colpito alle mani, è stato poi operato d'urgenza al Loreto Mare ma le sue condizioni sarebbero stabili.

Stamane, dunque, è stato scoperto il nascondiglio del presunto boss dei Mazzarella: la Polizia lo ha trovato in una villetta alla periferia di Giugliano e, stando a quanto riportato dalle forze dell'ordine, sarebbe stato anche tra i promotori e esecutori della violenta contrapposizione con il clan Rinaldi, che ha portato nell'ultimo periodo ad un incremento del fenomeno delle "stese" soprattutto nella zona di Napoli Est. L'arresto è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Napoli, con l'ausilio della Polizia Scientifica.

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