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Giugliano, brucia rifiuti nel campo rom: arrestata ventunenne

Una giovane di ventuno anni di Marano di Napoli e domiciliata nel campo rom di via San Francesco a Patria è stata sorpresa dai carabinieri mentre bruciava rifiuti di ogni tipo: plastica, carcasse di mobilio verniciato, lamiere e perfino polistirolo. Arrestata, è stata portata ai domiciliari in attesa del processo per direttissima.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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I carabinieri di Varcaturo l'hanno sorpresa mentre era ancora intenta a bruciare rifiuti, all'interno del campo rom. Una ventunenne incensurata di Marano di Napoli, ma domiciliata nel campo rom di via San Francesco a Patria, poco distante da Giugliano in Campania, è stata così arrestata dai militari dell'arma, con l'accusa di combustione illecita di rifiuti.

La giovane, che è stata tradotta ai domiciliari in attesa del rito per direttissima, stava bruciando di tutto: tra i rifiuti dati alle fiamme, anche quelli che andrebbero trattati in maniera particolare, e cioè plastica, carcasse di mobilio verniciato, lamiere e polistirolo. Tutti rifiuti che, bruciati come se niente fosse, rilasciano sostanze nocive per la salute nell'aria, rendendola irrespirabile. I rifiuti erano stati ammassati in un'area di circa venti metri quadri. I militari dell'arma della stazione di Varcaturo, che hanno "interrotto" la giovane mentre continuava a bruciarli liberamente, l'hanno prontamente arrestata, mentre le fiamme sono state prontamente estinte. Accusata ora di combustione illecita di rifiuti, la ventunenne di Marano di Napoli è attesa ora dal processo per direttissima.

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