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Sembra un fiume ma sono le fogne, orrore a Giugliano: “Succede ogni volta che piove”

Una strada crollata a Giugliano, in provincia di Napoli, ha portato alla luce un collettore fognario che raccoglie le acque nere dell’alveo dei Camaldoli. Da 11 mesi i residenti convivono con un fiume nero di liquami che attraversa i palazzi, tra malori continui e colonie di ratti. Per rimettere a posto le fogne e la strada c’e’ bisogno di 10 milioni di euro e i lavori sono ancora fermi.
A cura di Antonio Musella
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Una vera e propria fogna a cielo aperto, un fiume di liquami e acque nere che si incunea tra i palazzi come un fiume sporco. È questo lo scenario in via Santa Caterina da Siena a Giugliano alle porte di Napoli, una situazione che va avanti dal 11 mesi tra la disperazione dei residenti e un costante pericolo igienico sanitario. Il crollo della strada ha aperto uno squarcio sul collettore delle acque reflue che transitava nel sottosuolo facendo venire alla luce l'intero scarico.

La vicenda inizia a febbraio del 2018 quando il manto stradale di via Santa Caterina da Siena collassa e fa emergere il collettore fognario sottostante. Dopo alcune settimane, il 21 marzo 2018, uno dei palazzi di via Santa Caterina da Siena viene evacuato in via precauzionale a causa del cedimento di un muro perimetrale del condominio successivo al crollo della strada. Intanto la fogna portata alla luce inizia a far sentire la sua presenza. "Molti residenti hanno denunciato malori alle vie respiratorie e allo stomaco – spiega a Fanpage.it Francesco Caccciapuoti dell'Associazione Polis – le esalazioni fognarie prodotte dalla proliferazione di batteri hanno causato sin da subito un serio problema igienico sanitario". In tanti tra i residenti si sono rivolti al pronto soccorso, mentre nelle strade hanno iniziato a comparire le prime colonie di ratti che si sono annidate tra i detriti trascinati via dalla fogna a cielo aperto. "Dopo alcune settimane trascorse in albergo a spese del Comune di Giugliano, le famiglie sono rientrare nelle loro abitazioni dopo tutti gli accertamenti sulla staticità del palazzo – prosegue Cacciapuoti – ma ad attenderli hanno trovato la vista fogna sul balcone di casa".

Durante le piogge infatti, la voragine lasciata dal crollo della strada si trasforma in un vero e proprio fiume di liquami che scorre tra i palazzi. "Non ci sono disinfestazioni – sottolinea l'esponente dell'associazione Polis – e bisogna contare che in zona ci sono tre plessi scolastici, la scuola elementare "VII Circolo", la scuola media "Gramsci – Impastato" e l'istituto tecnico superiore "Minzoni" per un totale di 1500 alunni".  Il "fiume in piena" che fuori esce dalle fogne è senza dubbio dovuto ad un collettore troppo piccolo rispetto alla portata dell'acque reflue che deve accogliere. Proprio questa è stata, secondo i tecnici, la causa del crollo della strada.

Cantiere fermo servono 10 milioni di euro

A quasi un anno dal crollo della strada la situazione è ancora in stallo. "Dopo una prima cantierizzazione della zona i lavori si sono bruscamente fermati a dicembre del 2018 – prosegue Cacciapuoti – i lavori da effettuare riguardano sia il rifacimento della strada che dell'intero collettore fognario, un'opera dal costo di 10 milioni di euro". Il 28 dicembre scorso il Comune di Giugliano guidato dal Sindaco Antonio Poziello ha emesso una determina in cui stanzia 800 mila euro per i lavori e 600 mila euro per la progettazione dell'opera. Siamo ancora molto lontani dalla cifra di 10 milioni di euro per realizzare l'intera opera. L'ente comunale ha fatto sapere che sta cercando di reperire fondi dalla Regione Campania e dal Ministero dell'Ambiente, ma intanto in via Santa Caterina da Siena la situazione resta sempre più simile ad un girone infernale. La fogna continua a scorrere tra i palazzi mentre molte attività commerciali sono entrate in crisi e rischiano la chiusura definitiva. "Abbiamo chiesto l'esenzione delle imposte comunale per i residenti e i commercianti della zona – denuncia l'associazione Polis – ma per ora non abbiamo trovato ascolto, è una situazione drammatica da ogni punto di vista, sia economico che sanitario che abitativo".

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