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Giugliano: rapina al portavalori davanti alle Poste, criminali in fuga con 100mila euro

Un furgone portavalori è stato assaltato questa mattina, 31 gennaio, a Giugliano (Napoli) da una banda di rapinatori armati. È stato bloccato durante il giro tra gli uffici postali, le guardie giurate sono state disarmate e costrette a consegnare i contanti. Nel bottino, circa 100mila euro. Indagini in corso dei carabinieri.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Un furgone portavalori è stato assaltato intorno alle 10 di oggi, 31 gennaio, a Giugliano. La rapina è avvenuta nei pressi di Corso Campano, vicino a un ufficio postale, nel pieno centro del comune della provincia di Napoli. Ancora frammentarie le informazioni ma, stando a quanto ricostruito sinora, si sarebbe trattato di un colpo ben organizzato: i criminali avrebbero atteso in appostamento il furgone, aspettando che arrivasse all'ufficio postale per le consegne di contanti, e a quel punto sarebbero entrati in azione. Nemmeno la scelta del giorno sarebbe stata lasciata al caso: di venerdì solitamente vengono caricati i bancomat per consentire il prelievo nel fine settimana, quando gli uffici postali e le filiali bancarie sono chiusi.

Lo avrebbero rapidamente fermato, circondandolo e bloccandogli la strada. In quattro o cinque, con volto coperto e pistole in pugno, avrebbero minacciato le guardie giurate, le avrebbero disarmate e le avrebbero costrette ad aprire il portellone e a consegnare i contanti e subito dopo sarebbero scappati. Non risultano feriti. Dalle prime informazioni i criminali sarebbero in fuga con circa 100mila euro in contanti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per le ricerche e l'avvio delle indagini. Sono stati predisposti posti di blocco e di controllo in zona e lungo le strade di scorrimento e gli accessi agli assi viari.

A fine dicembre un altro assalto c'era stato ad Aversa, messo a segno con modalità simili. I rapinatori avevano bloccato il portavalori durante il giro di consegne, mentre era diretto alla filiale Unicredit di viale della Libertà, e avevano minacciato le guardie giurate con fucili. Avevano scelto il primo giorno lavorativo dopo Natale, quello in cui, solitamente, vengono effettuate le consegne di contanti.

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