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Giugliano, scatta il blitz delle Guardie Zoofile al Circo Nelly Orfei

Il blitz delle Guardie Zoofile e della Guardia di Finanza è scattato nel Circo Nelly Orfei, stanziato in un’area di fronte al Centro Commerciale Auchan. I militati hanno rilevato maltrattamenti sugli animali, rinchiusi in gabbia in precarie condizioni fisiche e igieniche. Denunciati i titolari del circo e altri dipendenti e comminata una multa pari a 110mila euro.
A cura di Valerio Papadia
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Le Guardie Zoofile del Nucleo Investigativo di Aversa, insieme ai colleghi della Guardia di Finanza, hanno fatto irruzione nel Circo Nelly Orfei, sito in un'area verde di fronte al Centro Commerciale Auchan di Giugliano, scoprendo le precarie condizioni fisiche e igieniche nelle quali versavano gli animali di proprietà del circo. Il blitz è scattato in seguito a numerose segnalazioni arrivate da parte della cittadinanza, che aveva denunciato nei giorni precedenti i maltrattamenti subiti dagli animali.

I militari, al fine di verificare l'attendibilità delle segnalazioni, hanno fatto irruzione nel circo alle prime luci del mattino, trovandosi di fronte a scene orribili. Le condizioni degli animali, detenuti all'interno di appositi recinti, erano infatti diventate quasi invivibili: l'acqua negli abbeveratoi era putrida, il cibo a loro disposizione era marcio e sparso per terra insieme al fango e agli escrementi. Alcune specie di animali, poi, versavano in evidenti difficoltà fisiche. Inoltre, alcuni cavi elettrici erano sprovvisti della guaina protettiva, rendendo alta la pericolosità sia per gli animali, ma anche per le persone.

Nello svolgimento del loro lavoro, i militari sono stati accerchiati da una quarantina di circensi, offesi e aggrediti con sputi e lancio di oggetti. I proprietari del circo e gli altri facinorosi sono stati portati nel comando della Guardia di Finanza di Giugliano, dove sono stati tutti denunciati per maltrattamenti e sevizie nei confronti degli animali, oltraggio, minacce e lesioni a Pubblico Ufficiale. Tutti gli animali in difficoltà sono stati sequestrati e ai titolari è stata comminata una sanzione pecuniaria pari a 110mila euro.

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