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Gli legano un sasso al collo e minacciano di ucciderlo per un debito di droga

I carabinieri di Casal di Principe (Caserta) hanno arrestato un giovane di 30 anni, accusato di sequestro di persona e scopo di estorsione insieme a due complici: i tre sono ritenuti responsabili di avere sequestrato un uomo di Formia per un debito di droga, di averlo portato con la forza a Castel Volturno e di averlo minacciato con le armi e legandogli un sasso al collo.
A cura di Nico Falco
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Gli avevano dato un appuntamento in un bar di Casal di Principe, lo avevano costretto ad andare con loro e, sulle sponde di un laghetto di Castel Volturno, gli avevano legato una sasso al collo con una corda minacciandolo di buttarlo in acqua e di lasciarlo affogare se non avesse pagato i debiti. La vittima si era salvata solo promettendo che avrebbe trovato quel denaro e lo avrebbe consegnato a breve. È quanto hanno ricostruito i carabinieri di Casal di Principe, che al termine delle indagini hanno eseguito una ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere del gip della Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di E. D. M., 30 anni, ritenuto responsabile di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso con altri due uomini.

I fatti risalgono allo scorso febbraio. E. D. M., hanno accertato i militari, insieme ad A. T., 50 anni, e E. T., 24 anni, già destinatari della stessa misura detentiva, avevano minacciato di morte un uomo di Formia che avrebbe dovuto restituire circa 30mila euro per un debito di droga. Gli avevano teso un tranello, dandogli appuntamento in un bar di Casal di Principe, lo avevano obbligato a salire in macchina con loro ed erano andati nella sua abitazione, nel comune della provincia di Latina, dove lo avevano minacciato.

Dopo quella sosta erano ripartiti per il Casertano e si erano fermati vicino a un laghetto di Castel Volturno. Avevano fatto scendere l'uomo dalla macchina, l'avevano minacciato impugnando due pistole e gli avevano legato un grosso sasso al collo con una corda. La vittima era stata liberata quando aveva promesso che avrebbe ripagato il debito. I militari, nel corso delle indagini coordinate dalla Procura, sono riusciti a identificare i tre responsabili dell'aggressione arrestando i primi due e, con l'ultima operazione, il 30enne, che è stato rinchiuso nel carcere di Cassino.

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