Gli Zu chiudono a Napoli il tour della reunion: allo Scugnizzo Liberato va di scena il noise

Toccherà a Napoli l'onere di mettere fine al tour della reunion degli storici Zu che suoneranno allo Scugnizzo Liberato di Salita Pontecorvo, 6, il 27 giugno per un concerto speciale che rivede la band assieme a distanza di 7 anni dall'ultimo concerto in formazione originale. Dopo aver suonato il 22 giugno a Venezia, il 23 a Torino, il 24 a Forlì e il 25 a Roma il trio noise romano composto da Jacopo Battaglia alla batteria, Luca T Mai al sax baritono e Massimo Pupillo al basso elettrico torna a Napoli subito dopo la riedizione in vinile dell’album "How to raise an Ox", uscito solo in CD nel 2005 per la label Atavistic ed oggi ripubblicato in formato LP dalla Trost Record.
L'occasione è la rassegna "DiRotta su NaDir" nata dalla collaborazione tra il NaDir Collective e L'Asilo Filangieri che permetterà alla band – che ha visto il rientro di Battaglia dopo l'esperienza coi The Bloody Beetroots – di suonare con l’OEOAS, ovvero l'Orchestra Elettroacustica Officina Arti Soniche, che vanta una formazione allargata con più di 50 interpreti che si esibiranno in più sessioni distribuite sui i tre livelli dell'edificio che ospita il concerto e che sarà guidata da Maestro Sergio Naddei " che utilizzerà luci e proiezioni per dare le indicazioni".
L'OEOAS (orchestra dell'officina arti soniche) "nasce all'interno della classe di musica elettronica del Conservatorio di Napoli, ma in breve tempo musicisti provenienti da altre classi del conservatorio e anche dall'esterno di questa istituzione l'hanno trasformata in una sorta di “struttura aperta”, multi-identitaria. Il cuore pulsante di quest'orchestra è la "conduzione OEOAS". Tale pratica ha due fondamentali propositi: stimolare la creatività musicale estemporanea collettiva e incentivare, nella figura del direttore d'orchestra, l'arte della ‘maieutica'" come spiega la notya stampa che sottolinea anche come in passato l'Orchestra sia stata diretta anche da Elio Martusciello, Carl Hubsch e Alvin Curran.