Gomorra, la risposta della produzione dopo il no di Acerra e Afragola alle riprese
Prima Afragola, poi Acerra hanno detto no alle riprese della nuova stagione della fiction tv Gomorra. Ieri è arrivato il rifiuto del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri. “Diffonde stereotipi negativi”, ha detto e poi ha assicurato: “Quest'Amministrazione non autorizzerà alcuna ripresa, evitando così la spettacolarizzazione di questi stereotipi negativi già diffusi e malamente veicolati da qualcuno". Oggi il patron della casa di produzione Cattleya, Riccardo Tozzi, ha risposto al sindaco: “Le sue ragioni? Anticostituzionali. Il rifiuto alle riprese non riguarda gravi motivi di ordine pubblico, ma i contenuti stessi della serie. Insomma, si tratta di censura preventiva, che mi pare sia stata abolita dopo la caduta del fascismo”. Queste le parole di Tozzi riportate da “Il Mattino”. “Quando entriamo in un quartiere, non lo mettiamo a soqquadro, ma portiamo lavoro e ricchezza a beneficio della gente del luogo. Con il sindaco di Acerra potremmo anche ingaggiare un braccio di ferro, ma non lo faremo, perché abbiamo deciso di agire in modo diverso. Se continuerà a rifiutarci, vuol dire che andremo da un’altra parte”, ha precisato.
“Molti non capiscono che noi portiamo lavoro nei quartieri degradati in cui entriamo per le riprese e possibilità di riscatto per tanti giovani. Io stesso, che conosco il carcere, proprio grazie a «Gomorra» sono riuscito a cambiare vita e ora produco il film di Gaudino, con Valeria Golino, che sarà nel concorso principale della prossima Mostra di Venezia”, dice Gaetano DI Vaio, partner di produzione di questa seconda stagione della serie.