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Graziano (Pd): cade accusa per concorso esterno in associazione mafiosa

Per il consigliere regionale Stefano Graziano (Pd) cade l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ma rimane in piedi quella per voto di scambio per i suoi rapporti con l’imprenditore del casertano Alessandro Zagaria.
A cura di Valerio Renzi
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Per il consigliere regionale del Partito democratico Stefano Graziano è caduta l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Accusa riferita ai rapporti con l'imprenditore di Casapenna Alessandro Zagaria, arrestato lo scorso aprile.

Per Graziano rimane agli atti della procura di Santa Maria Capua Vetere solo l'accusa di voto di scambio. Era stato lo stesso Graziano ad aver chiesto di essere interrogato, appena appreso di essere iscritto al registro degli indagati, secondo quanto sottolineato ieri dagli stessi avvocati difensori Michele Cerabona e Antonio Villani.

Al centro dell'inchiesta per voto di scambio un sms elettorale inviato da Graziano a Zagaria:"Buongiorno ti chiedo di continuare a lavorare e chiedere il voto fino a domani sera alle 23! Non fermiamoci potrebbe essere determinante il rush finale di De luca vota Pd e scrivi Graziano". Ma soprattutto alcune intercettazioni che mostrano consuetudine tra l'imprenditore e l'esponente dem.

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