Verona, l’assurda contestazione al vigile urbano: “Parla con cadenza napoletana”
Parlare con accento campano può creare “disorientamenti nel personale”. Lo dice il comandante dei vigili di Verona, Luigi Altamura, autore di diverse contestazioni agli agenti in servizio nel corpo da lui guidato. Lo riporta il Fatto quotidiano. In particolare, a uno dei caschi bianchi Altamura contesta l'"uso alterato della propria voce, accentuando la cadenza dialettale tipica della Campania”. Si tratta di uno dei tanti rilievi – molti dei quali archiviati o annullati – mossi dal comandante nella città amministrata dal sindaco ex leghista Flavio Tosi. Una serie di provvedimenti disciplinari che sono fioccati a carico dei poliziotti, tanto da scatenare la protesta dei sindacati.
Anche se la contestazione sull’accento meridionale è stata archiviata poco dopo, i caschi bianchi di Verona restano comunque il corpo cui sono stati addebitati più della metà dei provvedimenti disciplinari addebitati ai 2mila dipendenti comunali della città. Un numero altissimo che, se aggiunto alle motivazioni inverosimili alla base delle contestazioni connota una situazione particolarmente tesa. Tra gli appunti più bizzarri, oltre a quello riguardante l'accento meridionale anche quello che segnalava la presenza di “chiare impronte di scarpe sulle sedie". L'amministrazione guidata da Tosi è alla prese da tempo con le proteste del sindacato dei Vigili che, oltre alla sequela di contestazioni da parte del comandante, hanno mosso una serie di proteste legati ai contratti.