video suggerito
video suggerito

Hashish e marijuana ai bambini: 4 casi all’ospedale Santobono

I medici del Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli lanciano l’allarme: “Ci sono capitati altri 3-4 bambini venuti a contatto con queste sostanze, non sono si soli: c’è anche un mondo sommerso di cui non veniamo a conoscenza perché i genitori non vengono portati in ospedale”.
A cura di Angela Marino
920 CONDIVISIONI
Hashish
Hashish

È di pochi giorni fa la notizia del ricovero di un bimbo che aveva accidentalmente ingerito un panetto di hashish, andando in overdose. L'episodio, per quanto scioccante, non sarebbe affatto isolato, secondo quanto dichiarato dai medici del Pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Secondo i medici del nosocomio partenopeo sarebbero stati diversi i piccoli pazienti risultati positivi a test tossicologici. È un allarme scioccante quello lanciato."Un bambino di 11 anni – ha raccontato- è venuto in Pronto soccorso con una sintomatologia che faticavamo ad inquadrare, quindi l'abbiamo tenuto in osservazione. Ad un collega è venuta l'idea di provare il test tossicologico. Con nostro stupore abbiamo verificato che era positivo al tetraidrocannabinolo, riscontrabile in sostanze come l'hashish. Ma non è il solo" – dice il responsabile del Pronto soccorso del Santobono, Vincenzo Tipo ai microfoni della trasmissione ‘Genetica oggi', su Radio Cusano Campus.

"Ci sono capitati altri 3-4 bambini venuti a contatto con queste sostanze – rivela il medico – E non sono pochi, visto che c'è anche un mondo sommerso di cui non veniamo a conoscenza perché magari i genitori non li portano in ospedale e aspettano che i sintomi svaniscano. Abbiamo visitato un bambino che ha preso un panetto di hashish dei genitori che ha trovato in casa e, scambiandolo per cioccolato, l'ha ingerito. Considerando che si trovava avvolto nella stagnola, il colore è marrone, per un bambino è facile scambiarlo per una barretta di cioccolato. Ora il bimbo sta bene. I genitori l'hanno confessato appena giunti in ospedale. In questi casi, quando il contatto viene esplicitato anche dai genitori, abbiamo il dovere di segnalare il fatto all'autorità giudiziaria. Nel caso in cui invece c'è stato un presunto consumo, lo segnaliamo ai servizi sociali. A volte i genitori negano, ma comunque noi ce ne accorgiamo". Quando alle modalità con i ragazzini vengono in contatto con e sostanze il medico dice: "Tutti ci hanno detto che il rischio di assunzione di droga nell'età pre-adolescenziale è aumentato – ha concluso- ma non solo a Napoli, anche in tante altre parti d'Italia. Sicuramente per gli spacciatori è più facile avvicinare un bambino piuttosto che un adulto. Quella purtroppo è un'età molto delicata quindi è facile fare presa su questi ragazzi. Oggi poi basta avere uno smartphone, una connessione e una carta prepagata per accedere a qualunque tipo di sostanza, visto che su internet si trova di tutto".

920 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views