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I Baustelle porteranno un progetto speciale al Pomigliano Jazz Festival 2018

I Baustelle tornano a Napoli in una veste nuove ed esclusiva. In occasione del Pomigliano Jazz Festival 2018, infatti, la band di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini si esibirà assieme all’Orchestra Napoletana di Jazz per una serata in cui mescoleranno il loro pop al jazz, appunto, e a sonorità afro-americane.
A cura di Redazione Napoli
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Dopo che il musicista Sclavis ha dato il la alla XXIII edizione del festival Pomigliano Jazz, toccherà ai Baustelle salire sul palco della rassegna campana per un progetto pensato ad hoc per il pubblico campano. La band composta da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini è da anni una delle colonne portanti del pop italiano, capaci di porre le basi per un suono a cui oggi in tanti si ispirano senza, però, resistere alla tentazione della sperimentazione e anche della voglia di spiazzare il proprio pubblico (come fecero, ad esempio, con un album belo come "Fantasma"). Questa volta, però, la band si spinge un po' più in là accettando la sfida proposta dal Festival e questa sera a partire dalle 20.30 Bianconi e soci si esibiranno in un progetto speciale in cui mescoleranno le loro sonorità al jazz e alle sonorità afro-americane: all’anfiteatro romano di Avella, infatti, la band si esibirà assieme all’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja.

Cosa suoneranno i Baustelle

Essendo un progetto speciale nessuno ha un'idea precisa di quello che potrà uscire fuori da questa fusione di suoni, anche se Bianconi spiega in un'intervista al Mattino: "Le sfide ci piacciono. Siamo curiosi di capire che effetto farà. In realtà abbiamo sempre voluto tentare delle espansioni rispetto al rock classico e in “Fantasma” l’abbiamo fatto provando degli innesti con la musica classica. Per quanto riguarda il jazz è la nostra prima volta. Sono un ascoltatore, ma non un conoscitore o un appassionato. Mi piace Duke Ellington, “Bitches Brew” di Miles Davis è tra i miei dischi preferiti". Insomma, inutile aspettarsi qualcosa di simile a quello che i fan hanno potuto vedere nel loro ultimo tour in cui promuovevano "L’amore e la violenza vol. 2" secondo capitolo di un progetto cominciato nel 2017 quanto piuttosto una rivisitazione di brani come “Le rane”, “La guerra è finita”, “Ethiopia”, "Il liberismo ha i giorni contati" o “Il Minotauro di Borges”, oltre, ovviamente, a pezzi degli ultimi anni.

Chi suonerà ad Avella

Sul palco, assieme alla band, ci saranno anche ci saranno Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano de Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre), Andrea Faccioli (chitarre), oltre ai 12 musicisti dell’ONJ per una performance speciale e irripetibile. Gianfranco Campagnoli, Matteo Franza, Nicola Coppola e Mauro Seraponte (tromba); Alessandro Tedesco, Raffaele Carotenuto e Antonio Di Somma (trombone); Marco Zurzolo e Vincenzo Saetta (sax contralto); Enzo Nini e Giulio Martino (sassofono tenore); Nicola Rando (sassofono baritono).

Come acquistare i biglietti

I biglietti per assistere al concerto sono in vendita al costo di 25 € + prevendita (platea) e 20 € + prevendita (galleria) sul circuito TicketOnLine – Azzurro Service (tel. 081 5934001) e nei principali punti vendita della regione Campania. Opening act della serata, Essential Duet – Alessandro Castiglione e Ileana Mottola.

La fine dell'Amore e la violenza Tour

Ieri, intanto, la band ha anche annunciato che dopo due anni metteranno un punto all'avventura live de "L'amore e la violenza" con un concerto finale che si terrà il 29 settembre alle OGR – Officine Grandi Riparazioni Torino: "Siamo lieti di annunciarvi che la conclusione della nostra lunga avventura di amore e violenza, fatta di due dischi in due anni, viste magnifiche, parecchi palchi calcati e vostri sempre intonati cori si concluderà con una sorpresa un po' folle. Ci eravamo quasi dimenticati che un disco molto importante per noi compiva nel 2018 dieci anni – hanno scritto su Facebook -. Per questo, in corsa e accogliendo l’invito delle OGR, abbiamo deciso che l’ultimo concerto del tour de L’amore e la violenza avesse luogo a Torino, la città in cui quel disco è nato, e fosse un concerto senza L’amore e la violenza. Amici, eseguiremo tutto Amen, riarrangiato, espanso, letto attraverso le lenti dei nostri occhiali di oggi, dall'inizio alla fine, non un pezzo in più, senza bis, senza extra. Sarà per noi l'occasione per salutarvi prima del letargo, oltre che un evento unico ed emozionante, quelle cose belle che si fanno una volta sola nella vita"

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