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Covid 19

I commercialisti: “La Regione estenda gli aiuti alle imprese. Noi faremo la nostra parte”

Cassa integrazione in ritardo, (” arriverà a scaglioni, sono grossi numeri”), più soldi alle piccole e medie imprese della Campania drammaticamente colpite dal lockdown Coronavirus. Parla Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.
A cura di Cir. Pel.
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Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli spiega a Fanpage.it che è necessario estendere gli aiuti della Regione Campania alle imprese sul territorio, drammaticamente colpite dalla crisi economica connessa al blocco delle attività causa Covid-19.

Presidente Moretta che cosa è successo con la Regione Campania?

Con la Regione ci sono state delle incomprensioni, al momento superate. Confermiamo la nostra disponibilità purché ci sia ascolto per i commercialisti che dovranno poi rendere attuabili le misure messe in campo.

Come mai non hanno seguito i vostri consigli?
Capiamo che le risorse sono modeste, quindi ci auguriamo, qualora non tutte le microimprese ed i professionisti dovessero aderire, che le risorse di avanzo possano essere utilizzate per espandere il limite dei 100 mila e dei 35mila di fatturato da noi auspicati.

Qual è stata la reazione dei commercialisti della Campania?
La reazione dei commercialisti è stata di proposta e non di protesta.

Dopo l’emergenza sanitaria sta per scoppiare un’emergenza economica…
Il tempo svolge un ruolo fondamentale. Prima si riapre e meno danni avremo.

I lavoratori in cassa integrazione non hanno ancora ricevuto i bonifici…
I lavoratori dipendenti percepiranno il dovuto, a scaglioni poiché il sistema non era tarato sui grossi numeri.

Le imprese hanno espresso dubbi sulle iniziative del governo perché sono state previste solo finanziamenti senza sostegni a fondo perduto come è avvenuto in altri paesi europei

Sostituire il fatturato con il debito è certamente negativo per un’impresa. Lo stato italiano non riesce a sostenere il fondo perduto come invece è avvenuto in altri paesi. Credo che la soluzione possa risolverla solo un'Europa coesa con misure forti: gli Eurobond potrebbero dare la liquidità necessaria.

Poi, c’è il problema delle tasse e dei contributi previdenziali che sono stati solo rinviati…
Per le scadenze rinviate è necessario che si spalmino a medio e lungo periodo per dare la possibilità alle imprese di riprendere la loro piena vitalità.

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