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I controllori della Circumvesuviana sono tutti in malattia: ai tornelli ci va il dirigente

Lunedì oltre la metà dei controllori della Circumvesuviana erano in malattia o in permesso. Una situazione che ha costretto il dirigente della controlleria e i suoi collaboratori a recarsi di persona ai tornelli per controllare i biglietti. Il presidente di Eav Umberto Di Gregorio denuncia: “Ostruzionismo dopo la stretta sui controlli delle presenze in servizio”.
A cura di F.L.
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Inizio di settimana difficile per il personale della Circumvesuviana addetto ai controlli dei biglietti. Almeno stando ai numeri forniti dal presidente di Eav (Ente autonomo Volturno) Umberto De Gregorio: 14 agenti su 33 erano in malattia e 6 in congedo per ferie o permessi. Una vera e propria epidemia per lo meno strana considerando i tempi, e che ha costretto il dirigente della controlleria e i suoi collaboratori a recarsi di persona ai tornelli delle stazioni di Porta Nolana e Garibaldi per sopperire alla mancanza di personale.

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L'assenza in massa del personale, secondo De Gregorio, non sarebbe casuale. Si tratterebbe di una forma di ostruzionismo messa in pratica da alcuni dipendenti dopo che Eav, in ottemperanza alla legge Madia di riforma della pubblica amministrazione, ha predisposto controlli più serrati sulle presenze dei lavoratori in servizio, anche tramite badge. Proprio le tesserine elettroniche non sarebbero state "digerite" da una parte del personale, che nei giorni immediatamente successivi alla loro entrata in vigore le avrebbe stranamente smarrite in massa. Il risultato? "Una situazione di vera e propria astensione dal lavoro per epidemia da badge", afferma De Gregorio al Corriere del Mezzogiorno.

Il clima che si è venuto a creare all'interno dell'azienda rende ancora più delicata una situazione già difficile. Proprio in questi giorni, ricorda infatti De Gregorio, Eav sta trattando col governo per cercare di ottenere 500 milioni di euro che servirebbero in parte a coprire il debito di 700 milioni di euro accumulato dalla società, scongiurando così il suo fallimento. Dal sindacato confermano il clima non idilliaco che si respira in Eav: "C’è malumore per una serie di inadempienze della società, che non ha provveduto ad organizzare al meglio le attività", ha detto il responsabile per la Cgil Francesco Di Fiore, che poi però ha assicurato che se si accerterà che ci siano stati "episodi di assenteismo camuffati da malattia" arriverà la condanna da parte del sindacato.

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