I detenuti del carcere di Salerno addestreranno i cani randagi
Una splendida iniziativa quella che arriva da Salerno, dove i detenuti del carcere di Fuorni addestreranno i cani randagi provenienti da diverse strutture campane. Il progetto, chiamato "Fuori di Cuore", è nato all'interno del carcere salernitano "Antonio Caputo" di Fuorni, grazie alla Iaa (Interventi Assistiti con Animali) e voluta fortemente dalla direttrice dell'istituto Rita Romano: l'obiettivo è quello di favorire l'inclusione sociale di chi sta scontando una pena in carcere. Destinatari del progetto, che può avere riscontri positivi sia per i detenuti stessi oltre che per gli animali randagi, sono ventiquattro "ospiti" della struttura detentiva salernitana, che si occuperanno di sette animali provenienti dai canili di Ottaviano, di Eboli e di Salerno.
In questo modo, detenuti e quadrupedi potranno "confrontare" il rispettivo dolore: quello dei cani, legato ad un passato di solitudine e di abbandoni, e quello dei detenuti, e la loro sofferenza per un regime detentivo in espiazione delle proprie colpe. I carcerati, inoltre, si concentreranno sull'addestramento vero e proprio dei quadrupedi che, al termine del progetto, avranno maggiori possibilità di essere adottati da famiglie desiderosi di potersene prendere cura, visto che avranno ricevuto un'educazione alla socializzazione. Un destino, quello del reinserimento in società, che li riaccomuna ai detenuti stessi. A vigilare sul lavoro e per monitorare il progetto, cercando di stabilirne l'efficacia anche a livello scientifico, ci sarà la Facoltà di Veterinaria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II". I risultati, inoltre, diventeranno una pubblicazione vera e propria.