I Notwist in concerto a Napoli è uno degli appuntamenti da non perdere in città
Se non avete mai ascoltato "Neon Golden" vi siete senza dubbio persi un pezzo importante della musica alternativa mondiale contemporanea. Stiamo esagerando? No, perché l'album dei tedeschi Notwist è una pietra miliare dell'alt-rock, anche grazie alla loro capacità di mescolare la melodia con l'elettronica, vivere tante vite, sperimentare, riuscire e talvolta fallire, ma sempre con una certa classe. I fratelli Archer sono diventati una band consigliata, per esempio, dai Radiohead e finiti anche nella colonna sonora de "L'amico di famiglia" di Paolo Sorrentino, che ama mettere la buona musica nelle colonne sonore dei suoi film. Al Corriere del Mezzogiorno hanno spiegato: "Sorrentino è un profondo conoscitore di buona musica. Personalmente, adoro anche Young Pope e in particolare la sua colonna sonora. Per questo siamo fortunati e orgogliosi che una nostra canzone sia entrata in una sua pellicola".
La band tedesca sarà per la prima volta a Napoli giovedì 21 novembre, quando salirà sul palco della Casa della Musica (biglietti 18€ + d.p., con prevendite attive su www.ticketone.it/www.go2.it) portando in città un progetto particolare. Perché sebbene il citato "Neon Golden", assieme a u album come "Close to the Glass" abbia segnato una sterzata fondamentale per la band, che prima si muoveva in un territorio più hardcore, questa volta saranno protagonisti di un concerto particolare.
Napoli, infatti sarà una delle poche tappe del loro mini tour di quattro date in cui presenteranno dal vivo uno spettacolo unico e inedito profondamente ispirato da “Messier Objects”, album di b-sides e brani inediti del 2015 che raccoglie "una serie di lavori e composizioni strumentali derivanti dal fecondo dialogo con altre forme d’arte quali teatro, cinema, radio e televisione". Ispirato dall'astronomi francese Charles Messier l'album si compone di 17 oggetti "apparentemente slegati tra loro, composti secondo intenti e ispirazioni non attribuibili a un concept unico ma scritti in tanti momenti diversi e per occasioni diverse, tenuti insieme dalla loro natura di ‘brani composti per la sonorizzazione di qualcosa'".