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I precari del Cnr protestano a Pozzuoli contro la riforma Madia: “La ricerca condannata a morte”

Il 16 e il 17 maggio i lavoratori precari del Cnr manifesteranno il loro dissenso per l’imminente approvazione della riforma Madia che a loro parere costituisce una definitiva condanna a morte della ricerca pubblica italiana.
A cura di Marta Ferraro
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I precari del Cnr di Napoli manifesteranno il loro dissenso per l'imminente approvazione della riforma Madia, il 16 e il 17 maggio dalle ore 14:0 alle ore 15:00, nella sede del Cnr di Napoli, in via Campi Flegrei 34 a Pozzuoli, unendosi così alle manifestazioni che si terranno in simultanea in varie città italiane. La protesta è stata organizzata dal gruppo Precari Uniti del Cnr, che con magliette nere e mascherine dimostreranno la loro preoccupazione: "la condanna a morte della ricerca pubblica" con l'imminente approvazione del decreto Madia.

Da una nota dei lavoratori del Cnr si evince che i precari di tutto il territorio nazionale, lavoratori a tempo determinato e lavoratori atipi sono preoccupati per il futuro. In concreto i precari lamentano il fatto che il decreto Madia offre la possibilità di iniziare un percorso di stabilizzazione della pubblica amministrazione, ma "punti oscuri rendono impraticabile la sua reale applicazione e cassano definitivamente le speranze dei precari degli enti pubblici di ricerca se mantenuta nella sua forma attuale. Oltre a non essere un obbligo per l’amministrazione ma solo una possibilità, gli effetti positivi volti a stabilizzare i precari potrebbero essere insufficienti o addirittura nulli poiché tali assunzioni devono esser fatte nei limiti finanziari disponibili. Inoltre non tiene conto delle molteplicità di contratti atipici di cui il nostro ente ha molto abusato per ragioni di opportunità,  escludendo a priori la maggior parte dei lavoratori che per anni hanno lavorato in nome e per conto dell'Ente con contratti  da sotto inquadrati".

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