I russi volevano comprare il Maschio Angioino e Castel dell’Ovo
Sembra la scena di un film di Totò, ma sarebbe andata proprio così: il Comune di Napoli con le pezze ai piedi, in una drammatica situazione finanziaria e dall'altra parte i multimilionari russi pronti a comprare tutto il bello del ‘made in Italy'. Compreso un monumento come il Castel Nuovo, meglio conosciuto come il Maschio Angioino di Napoli e un altro capolavoro come il normanno Castel dell'Ovo. A raccontare il gustoso aneddoto, durante un forum all'agenzia di stampa Ansa, il sindaco partenopeo Luigi de Magistris.
"Nei primi tempi del mio mandato, nei momenti di forte crisi per aver ereditato una situazione pesantissima dal punto di vista finanziario – ha raccontato de Magistris – si fecero avanti operatori russi e mi proposero l'acquisto di alcuni monumenti simbolo della mia città. Certo, avrei risanato i conti ma avrei abdicato al mio ruolo di valorizzazione anche del patrimonio immobiliare del Comune e sarei passato alla storia con il marchio di chi ha venduto i pezzi migliori di Napoli. Mi venne in mente il film con Totò che vende la Fontana di Trevi…". "Mi è venuto da ridere – ha ricordato – li ho cortesemente accompagnati alla porta e li ho invitati a visitarli quei luoghi". Entrambi i monumenti, manco a dirlo, pur se di proprietà della città di Napoli, sono beni architettonici sotto tutela al cento per cento, dunque in alcun modo è possibile la loro cessione a privati.