I “Sentieri mediterranei” di Enzo Avitabile per far splendere l’Irpinia

È cominciato col volto e la voce di Catherine Spaak nell’Abbazia del Loreto la XVIII edizione di “Sentieri Mediterranei”, festival internazionale di musica etnica diretto da Enzo Avitabile che proseguirà fino al 2 ottobre nei comuni irpini di Summonte e Mercogliano. È un Avitabile impegnatissimo in questo periodo che lo vede tra i protagonisti anche del Pomigliano Jazz Festival dove ha già messo in scena il suo speciale concerto sul Vesuvio, in attesa dell'esibizione con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja.
L'esordio con Catherine Spaak
Il festival di musica etnica, però, è la priorità, con un programma che terminerà il 2 ottobre. Ieri il la, appunto, lo ha dato l'attrice, protagonista del recital da "Il Piccolo principe", anticipato dal dibattito “Gli attori del Partenio: una proposta di itinerario culturale” a cui hanno partecipato, oltre allo stesso Avitabile anche Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte e ideatore della kermesse, Padre Andrea Davide Cardin, anche il presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio e il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori che hanno ha ribadito l’importanza di mettere in rete tutte le realtà e gli attrattori culturali dell’Irpinia per fare da volano anche all'offerta turistica e culturale con un'attenzione particolare ai punti di forza del territorio, dalle bellezze paesaggistiche al settore enogastronomico.
Dal 23 al 25 settembre a Summonte
Il festival proseguirà dal 23 al 25 settembre a Summonte, borgo che si trova a circa 700 metri sulle falde orientali del Partenio, dove si esibiranno artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco, musicisti provenienti da varie nazionalità, in uno spazio in cui saranno allestiti stand gastronomici e di artigianato e si terranno workshop,incontri, escursioni in montagna e momenti di arte e intrattenimento. Un'esperienza che va oltre il semplice spettacolo, che dia a chi parteciperà un forte senso di appartenenza e che attraverso il linguaggio universale della musica, vuole educare alla tolleranza verso gli altri.
Dalla Kočani Orkestar a Marcello Colasurdo
In scena, poi, ci saranno oltre al musicista napoletano, anche Naat Veliov e la sua euforica fanfara macedone Kočani Orkestar, il coro bulgaro delle Bisserov Sisters, Magnifico dalla Serbia e numerosi artisti campani come Marcello Colasurdo, O Rom, Nantiscia e Napulia. A ottobre, poi, in Abbazia sono previsti gli omaggi a Enrique Granados e a Francesco Paolo Tosti, a cura rispettivamente di Goyescas (Spagna) e Les Bouffes Napolitains.