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Identificato il cadavere trovato nello stir di Caivano: era un senzatetto

Si chiamava Ihor Repetyuk l’uomo il cui corpo è stato ritrovato stanotte nello stabilimento di smaltimento rifiuti della periferia di Caivano, nel Napoletano. Repetyuk era un senzatetto. Gli inquirenti indagano per scoprire se l’uomo fosse già morto quando è stato stritolato dalla morsa dell’autocompattatore.
A cura di Angela Marino
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È stato identificato l'uomo trovato senza vita ieri notte nello Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio (Stir) di Caivano, in provincia di Napoli e scaricato nel sito insieme ai rifiuti. Si chiamava Ihor Repetyuk, 47 anni, ucraino, clandestino. Ihor era un senzatetto. Negli ultimi mesi aveva cercato assistenza presso la mensa dei poveri della parrocchia del Buon Cammino nel quartiere Vasto-Arenaccia di Napoli e rifugio, insieme alle tante bottiglie di alcol, in strada, tra i cartoni e i rifiuti. Proprio la ricerca di un riparo dalla pioggia e dal freddo, o forse soltanto di un giaciglio dove poter dormire lontano dagli occhi della gente, lo aveva portato ad adagiarsi tra i sacchetti neri dei rifiuti, dove si è addormentato forse ubriaco e dove ha trovato la morte, stritolato dalla morsa dell'autocompattatore che tritura carta e cartoni.

Incidente o occultamento di cadavere?

Il suo corpo è stato avvistato dagli operatori mentre penzolava, spezzato a metà, dalla gru nel piazzale della ditta Di Gennaro Spa, a Pascarola, la frazione industriale di Caivano dove vengono raccolti e trattati i rifiuti. Un corpo devastato non solo dalla meccanismo dell'autocompattatore ma anche da diverse ferite, prodotte, da quanto risulta dai primi accertamenti medico-legali da armi da fuoco. Gli stessi esami hanno accertato anche la presenza di lesioni gravissime come la spina dorsale tranciata di netto ed una grossa lesione alla testa che ha scollato in parte il cuoio capelluto. Ferite che risultano compatibili sia con lo schiacciamento del corpo all'interno del macchinario sia con i traumi di un investimento. Una scoperta che schiude una nuova ipotesi investigativa. Ihor potrebbe essere stato investito da un pirata della strada e successivamente il suo corpo potrebbe essere stato occultato dall'automobilista nel cassonetto.Si attende il referto dell'autopsia.Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Sergio Di Mauro.

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