Il 19 febbraio 1953 nasceva Massimo Troisi
Sono passati molti anni da quando, a causa di complicazioni dovute alla sua patologia cardiaca, Napoli, l'Italia e tutto il mondo del cinema dovettero dire addio al genio di Massimo Troisi che, con lo sguardo lucido edulcorato dalla sua irresistibile ironia, ha saputo raccontare i disagi, le insicurezze e i dubbi di una generazione, quella italiana degli anni Ottanta. Il 19 febbraio del 1953, a San Giorgio a Cremano, Troisi veniva alla luce. L'indimenticabile attore e regista partenopeo,, avrebbe festeggiato il compleanno. La sua prematura scomparsa l'ha fissato alla memoria appena col sorriso amaro sulle labbra, maschera pulcinellesca non priva di sarcasmo. Chissà come sarebbe diventato, Troisi. È una domanda che si fanno in molti. Una domanda cui tuttavia nessuno può purtroppo dare risposta. Nemmeno il suo amico Pino Daniele, anch'egli morto troppo giovane, tradito dal cuore. A noi resta il dovere della memoria e del sorriso senza prendersi troppo sul serio.
Ciò che non mancano sono le commemorazioni. Qualche anno fa, la sua città natale, San Giorgio a Cremano, per il 64esimo compleanno l'aveva festeggiato con un evento speciale: l'inaugurazione del murales che lo street artist Jorit gli aveva dedicato sulla facciata del Palaveliero cittadino. Nell'opera, oltre alla faccia di Massimo, vengono ritratte numerose scene tratte dai suoi film più celebri, come uno degli esilaranti dialoghi con Lello Arena in "Ricomincio da tre". La scena che più cattura l'attenzione, però, è quella del bacio con Mariagrazia Cucinotta ne "Il postino", vero e proprio film-testamento di Troisi, che morì a sole 12 ore dalla fine della riprese. Anche nel periodo natalizio alcune luminarie erano dedicate al regista e attore partenopeo.