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Il boss Michele Zagaria in aula: “Autolesionista io? Mi sono ferito cadendo”

Il boss del clan dei Casalesi in aula si difende si difende dalle accuse di autolesionismo e respinge le voci che lo vedrebbero, dopo Antonio Iovine, come il secondo pentito eccellente della cosca del Casertano.
A cura di Angela Marino
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"Non mi sono fatto male da solo – ha dichiarato l'ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria – sono caduto; se i giornalisti dicono che io sono autolesionista vuol dire che vogliono male a me e alla mia famiglia. Io sto vivendo il carcere con dignità". Dichiarazioni spontanee rilasciate dall'ex ras di Casal di Principe all'udienza in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il processo che lo vede imputato, insieme all'ex sindaco di Casapesenna, Fortunato Zagaria, per violenza privata con l'aggravante mafiosa a danno dell'ex sindaco di Casal di Principe, Giovanni Zara, che denunciò entrambi per le pressioni ricevute quando era incarica tra il 2008 e il 2009.

Una sortita che rivela tensione nell'ex numero uno della cosca del Casertano, intorno al quale ultimamente giravano voci circa un eventuale inizio di collaborazione con l'autorità giudiziaria. Voci che Zagaria ha tacitamente respinto. Dopo aver allontanato le accuse di autolesionismo il boss si è rivolto al presidente del collegio Maria Chiara Francica: "Lei – ha detto –ha il dovere di tutelate la mia persona e la mia famiglia", riferendosi alle voci riguardanti il pentimento che lo vedrebbero collocarsi dopo Antonio Iovine, come la seconda principale fonte degli investigatori sugli affari del clan.

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