Il Capo dell’antimafia Borrelli: “La serie Gomorra mostra solo il folklore della camorra”
Un duro affondo quello di Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto antimafia e capo della Dda di Napoli, contro la fiction "Gomorra". La popolare serie, giunta alla terza stagione, "è una rappresentazione folkloristica del crimine organizzato", ha spiegato Borrelli durante un incontro a Bologna con degli studenti. L'argomento era "Come le mafie persuadono i giovani", ed inevitabilmente si è anche parlato della popolare, e discussa, fiction di Sky ispirata al romanzo di Roberto Saviano, della quale è già in programma anche una quarta stagione.
Il procuratore si chiede retoricamente se Gomorra sia "sufficiente a spiegare il fenomeno", oppure se si tratti "di una rappresentazione tranquillizzante che limita la nostra percezione del fenomeno mafioso". Ed ancora, se la camorra sia "solamente traffico di droga, omicidi ed estorsioni" oppure se quelle rappresentate siano "le azioni di una camorra passata che in realtà si evolve e che non vuole essere vista e nemmeno raccontata". Domande a cui il capo della Dda poi risponde così: "La camorra dovrebbe essere rappresentata per quello che è. Ha fatto un salto profondo rispetto a dieci anni fa, non c'è più un rapporto di contiguità con la parte politica dell'amministrazione", ha spiegato, "oggi esprime propri rappresentanti in regioni, province e comuni. Fornire quel tipo di rappresentazione, ha in sé l'elemento della pericolosità di distogliere da questa nuova configurazione della camorra".