Il Centro Direzionale di Napoli: quelle torri che toccano il cielo
Forse solo a un giapponese poteva venire in mente di chiamare Isole, giganti di cemento e acciaio, forse solo un giapponese poteva allo stesso tempo immaginare, progettare e realizzare nella periferia orientale di Napoli l'unico complesso di grattacieli d'Italia e dell'Europa meridionale. Stiamo parlando del Centro Direzionale di Napoli, progettato dall'architetto giapponese Kenzō Tange e completato nel 1995 anche se l'idea di realizzarlo nacque negli anni '60 da parte del Comune di Napoli che individuò nell'area industriale dismessa, dell'estensione di circa 110 ettari, la zona ideale per costruire un nuovo quartiere abitativo ma soprattutto fulcro della vita lavorativa della città. Una sorta di Manhattan in salsa partenopea per volere portare all'estremo il concetto e in effetti non a caso il Centro Direzionale di Napoli viene ironicamente definito la piccola New York, soprattutto per l'altezza dei suoi edifici e per il cospicuo numero di uffici presenti.
I grattacieli
Perché cosa simbolizza meglio urbanisticamente l'ascesa alla carriera professionale se non il grattacielo? Lo avranno pensato anche gli architetti di fama internazionale a cui venne commissionata la progettazione di alcuni degli edifici più famosi. Fu così che Renzo Piano disegnò il palazzetto dell'Olivetti, Massimo Pica Ciamarra, affiancato da un team di architetti qualificati, si occupò delle due Torri ENEL, e Nicola Pagliara progettò le Torri del Banco di Napoli oltre che il Palazzo dell'Edilres.
La Torre Telecom Italia, con i suoi 129 metri d'altezza, presente nel complesso, rappresenta il quarto edificio abitabile più alto d'Italia. E dalla collina vomerese tra palazzi antichi, campanili del centro storico, è impossibile non notarla.
Gli Uffici e i Servizi
Il Centro Direzionale di Napoli, oltre ad essere abitato è anche sede del Tribunale di Napoli, della Procura della Repubblica, del Consiglio regionale della Campania e di tanti uffici, non mancano inoltre scuole, chiese, palestre, bar e ristoranti.
Dove si trova
Il complesso è situato a Napoli tra la stazione centrale, lato Vicaria, e piazza Nazionale. Sebbene la struttura rientri interamente nel quartiere Poggioreale, al suo interno è presente un commissariato di Polizia di Stato denominato "Vasto – Arenaccia". Il centro è accessibile da via Giovanni Porzio, una strada che va dal corso Malta al corso Meridionale, facendo angolo con questo e via Taddeo da Sessa.
Come arrivare
A piedi
Per arrivarci a piedi da Piazza Garibaldi, bisogna percorrere Corso Novara, svoltare subito a destra lungo il Corso Meridionale. Il Centro Direzionale apparirà a destra dopo pochi minuti di cammino.
In auto
Il Centro Direzionale è raggiungibile dalle autostrade e dalle altre aree della città attraverso lo svincolo Corso Malta della Tangenziale di Napoli. Dopo averlo impegnato ed essere usciti dalla tangenziale, superato il casello proseguire dritto dopo la rotonda e immettersi nel sottopasso del Centro Direzionale. Lì è possibile entrare nei parcheggi sotterranei o uscire in superficie nelle prossimità del Centro Direzionale.
Con i mezzi pubblici
Il Centro Direzionale è servito da una stazione della Ferrovia Circumvesuviana sulla linea Napoli-Nola-Baiano. Partendo dalla Stazione Centrale di Napoli, è possibile prendere i treni in direzione Baiano nella stazione sotterranea di Napoli Garibaldi. Dal Porto, è possibile arrivarci in tram, partendo dalla Stazione Marittima di Piazza Municipio. Dalla vicina via Cristoforo Colombo, infatti, parte la linea 1 che passa a via Nuova Poggioreale, nelle vicinanze del Centro Direzionale.
Dal Vomero è raggiungibile arrivando con la Metropolitana linea 1 a Garibaldi per poi proseguire con la Circumvesuviana. Dalla zona Collinare ci si può arrivare con il C40 che, partendo dall'Ospedale Cardarelli, arriva a Piazza Garibaldi passando per le vicinanze del Centro Direzionale. Da Fuorigrotta e dal Centro è raggiungibile con il Servizio Metropolitano delle Ferrovie dello Stato, scendendo alla Stazione Napoli Piazza Garibaldi e proseguendo con la Circumvesuviana.