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Il Comune di Napoli istituisce il Registro dei testamenti biologici

Via al Registro per i testamenti biologici: raccoglierà le direttive anticipate di trattamento sanitario e cure di fine vita dei residenti nel Comune di Napoli. Il Sindaco de Magistris ha depositato oggi la prima iscrizione.
A cura di Angela Marino
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Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha depositato oggi la prima iscrizione al "Registro dei testamenti biologici", istituito dal Comune di Napoli allo scopo di raccogliere le dichiarazioni anticipate in materia di trattamento sanitario e cure di fine vita dei cittadini napoletani che intendano avvalersi del diritto all'autodeterminazione. Il registro è stato affidato al Servizio Anagrafe Stato Civile Elettorale – Ufficio Deleghe sindacali per la celebrazione di matrimoni.

Coloro che intendano esercitare il diritto a rifiutare le cure che potrebbero essere loro proposte in stato di incoscienza per lesioni, traumi o malattie irreversibili che impediscano il consenso informato, possono svolgere la procedura di deposito direttamente a Palazzo San Giacomo, accompagnati dal fiduciario scelto per il testamento, presso l'ufficio competente. La dichiarazione può essere revocata in qualsiasi momento oppure sostituita nel caso in cui si intendesse indicare un nuovo fiduciario.

Il testamento biologico in Italia

Non esiste in Italia una normativa specifica sul trattamento sanitario di fine vita e il dibattito in merito è ancora molto vivo in ambito politico e giuridico. Le volontà espresse da un paziente in condizioni di lucidità mentale, infatti, possono essere generiche o, al contrario, essere riferite a trattamenti o interventi specifici e richiedono quindi una interpretazione, in molti casi difficile e certo discutibile, sulle reali intenzioni dell'ammalato.

In attesa di una legge specifica e inderogabile alcuni comuni,  quindi, si stanno organizzando autonomamente per registrare le dichiarazioni anticipate di trattamento dei residenti, in modo che non si renda necessario – come avvenuto nel caso di Eluana Englaro – risalire alle volontà dell'ammalato senza dichiarazioni esplicite. Ancora ferma in Parlamento invece, la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita.

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