Il Comune di Napoli nel mirino per la morte di Ivan Grimaldi
Non mancano le polemiche dopo la morte di Ivan Grimaldi, il 22enne morto domenica scorsa all'Ospedale Cardarelli di Napoli. Il giovane, affetto da tetraplegia flaccida e residente nelle Vele di Scampia, ha atteso per anni che gli fosse concesso un alloggio dignitoso da parte del Comune di Napoli, dove potesse ricevere adeguata assistenza sanitaria. Proprio oggi durante la seduta dell'assise cittadina partenopea la consigliera dei Verdi Teresa Caiazzo ha attaccato duramente l'amministrazione comunale chiedendo le dimissioni dell'assessore alla casa Sandro Fucito e di quello alle politiche sociali Roberta Gaeta.
"Dal dicembre 2011, incessantemente, con lettere, appelli, in Consiglio ed in occasione di incontri con sindaco e giunta, si è cercato di sottoporre all’attenzione di questa Amministrazione la straordinaria urgenza che il problema dell’alloggio costituiva per la fragilissima situazione di Ivan Grimaldi" ha detto nell'aula di via Verdi la consigliera Caiazzo. "Pertanto, alla luce di quanto detto, taciuto e malfatto da questa giunta chiedo ufficialmente le dimissioni degli Assessori Fucito e Gaeta per manifesta inettitudine etica" ha concluso. Intanto l'attenzione sul caso della morte di Ivan è arrivata anche in Regione Campania. Il consigliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: "Dalle denuncia del padre – spiega il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – si apprende che il povero Ivan è rimasto a lungo su una barella del Cardarelli in un corridoio. Inoltre il ragazzo sarebbe spirato tra atroci dolori perchè non gli sarebbe stata applicata la terapia del dolore. Su questa vicenda non arretreremo di un millimetro e chiederemo fino alla fine che sia fatta giustizia". Il consigliere regionale ha annunciato di "voler andare fino in fondo" chiedendo l'istituzione di una commissione d'inchiesta regionale interna al Cardarelli.