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Il Comune di Orta di Atella sciolto per camorra

Nella tarda serata di ieri, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha disposto lo scioglimento del Comune di Orta di Atella, nella provincia di Caserta, per infiltrazioni camorristiche. L’amministrazione, come prassi in questi casi, è stata affidata a una commissione di gestione straordinaria.
A cura di Valerio Papadia
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Il Comune di Orta di Atella, nella provincia di Caserta, è stato sciolto per camorra. Nella tarda serata di ieri, il Consiglio dei Ministri, su richiesta del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, ha disposto lo scioglimento dell'amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche. "A seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali' – si legge nel provvedimento – ‘ha deliberato lo scioglimento per 18 mesi del Consiglio comunale di Orta di Atella". Come da prassi in questi casi, l'amministrazione del comune è stata affidata a una commissione di gestione straordinaria. L'amministrazione guidata dal sindaco Andrea Villano si era insediata circa un anno fa: è la seconda volta che il Comune di Orta di Atella viene sciolto per camorra, dopo l'amministrazione guidata dall'allora sindaco Angelo Brancaccio.

"Ancora una volta il Comune di Orta di Atella viene sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata. Un provvedimento che rattrista ma non sorprende poiché giunge a conclusione di una lunga e devastante stagione politico-amministrativa che ha visto protagonista una classe politica collusa, impreparata e improvvisata" è il commento di Fabio Di Micco, senatore del Movimento 5 Stelle, originario proprio di Orta di Atella. "Un provvedimento di questa portata ha un iter complesso e non nasce dall'oggi al domani – prosegue Di Micco -. L'accertamento delle ingerenze della criminalità organizzata in un Comune è conseguenza di un'attività di indagine che parte dalla decisione del Prefetto, presa sulla base di informative di polizia giudiziaria o in conseguenza di operazioni giudiziarie, che invia una commissione di accesso con il compito di analizzare tutti gli atti dell’Ente emessi dalla parte politica e dai tecnici, al fine di verificare se vi sia un qualsivoglia condizionamento mafioso".

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